Bmw e Great Wall: joint venture per la produzione delle MINI elettriche in Cina

Francesco Giorgi
11 Luglio 2018
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Ulteriore passo in avanti nei programmi di elettrificazione della gamma di Oxford e nella presenza del Gruppo Bmw all’ombra della Grande Muraglia. Ecco tutti i dettagli dell’operazione.

Una nuova joint venture, partecipata al 50% fra entrambi i partner dell’operazione, con l’obiettivo di assicurare al principale mercato mondiale una significativa accelerazione nel settore della nuova mobilità sostenibile, particolarmente sensibile nel vasto Paese della “Grande Muraglia” dove, fra gli elementi-chiave di sviluppo del comparto automotive, c’è proprio l’attenzione rivolta dai big player verso nuove soluzioni di engineering eco friendly. Last but not least, l’operazione rappresenta, per l’azienda capogruppo, un nuovo obiettivo raggiungibile all’interno dei progetti di elettrificazione della propria lineup più recente.

Nasce da questi intenti l’accordo siglato nelle scorse ore a Berlino fra i vertici Bmw Group e gli omologhi del “brand” cinese Great Wall, alla presenza della cancelliera tedesca Angela Merkel e del primo ministro cinese Li Keqiang, e che contiene le linee-guida relative ad un maxi programma di produzione di una nuova gamma di veicoli 100% elettrici a marchio MINI. Ciò, come accennato, avverrà in virtù dell’atto di nascita, sancito dalle firme delle due dirigenze, di una joint venture nuova di zecca, battezzata “Spotlight Automotive Limited” che possiederà, quale mission “base”, lo sviluppo e la produzione di auto a zero emissioni in Cina: nello specifico, oltre alla nuova gamma elettrica MINI, si tratterà anche di procedere all’industrializzazione di auto 100% elettriche a marchio Great Wall.

La costituzione della nuova joint venture è soggetta all’approvazione delle autorità cinesi competenti, nonché al completamento dell’iter di registrazione della nuova società. Già decisa la “location” della joint venture Spotlight Automotive Limited, che avrà sede nel distretto industriale della provincia cinese di Jangsu, un importante “hub” strategico essendo uno dei territori economicamente più floridi nell’intera Repubblica cinese e dove già si trovano numerosi insediamenti produttivi (industrie meccaniche, produzione ed assemblaggio componenti elettronici, industrie chimiche e, appunto, dell’indotto automotive).

A Jiangsu, indica una nota diramata in queste ore da Bmw, avverrà l’edificazione di “Un nuovo stabilimento all’avanguardia”, che sarà a cura di entrambe le aziende partner della joint venture.

Del resto, confermano i “piani alti” di Monaco di Baviera (sotto il cui controllo c’è il marchio MINI), la produzione in Cina della futura lineup MINI 100% elettrica rappresenta “Un elemento chiave nell’ambito di un costante sviluppo strategico MINI”, previsto dalla strategia corporate “Number One Next”, che si orienta alla messa in commercio di una gamma di 25 nuovi modelli a propulsione elettrificata (12 dei quali saranno 100% elettrici) entro il 2025, nonché allo sviluppo di nuovi sistemi di assistenza alla guida e sicurezza attiva, “self driving” e piattaforme relative.

Riguardo all’agreement con Great Wall, occorre ricordare che la sigla di accordo fra Bmw Group e l’azienda cinese segue in perfetto ordine nella “tabella di marcia” indicata all’inizio di quest’anno la lettera di intenti che di fatto indicava le prime strategie operative rivolte alla creazione di una nuova realtà automotive in Cina. Per Oxford, che già nei mesi scorsi aveva posto le proprie basi di un futuro “zero emission” a marchio MINI con l’anticipazione della Mini a propulsione elettrica la cui produzione prenderà il via nel 2019 nelle storiche linee di montaggio britanniche, è un ulteriore passo in avanti.

“La firma di oggi rappresenta un ulteriore step di cooperazione fra Germania e Cina – indica Harald Krüger, presidente del Consiglio di Amministrazione di Bmw AG, ricordando che le scorse ore sono state cruciali per il Gruppo bavarese, i cui vertici hanno altresì firmato un accordo-quadro a lungo termine con il proprio partner Brilliance, rivolto ad una ulteriore espansione della joint venture BBA-Bmw Briliance Automotive – Questa partnership strategica è una chiara vittoria per Bmw Group e per Great Wall Motor, che ci consente di contribuire agli ambiziosi piani cinesi rivolti al potenziamento nella produzione di nuovi veicoli elettrificati e alla contestuale riduzione delle emissioni nel settore della mobilità”.

Alla base delle strategie di espansione Bmw, indica la nota diffusa successivamente alla stipula dell’accordo con Great Wall, c’è la filosofia per la quale la produzione segue il mercato. Ciò significa che l’aumento dei volumi di produttività nei principali mercati non determina un corrispondente calo in altri ambiti, quanto se mai il contrario: dati alla mano ed a titolo di esempio, sebbene la produzione Bmw in Cina ed USA (i due principali mercati esteri per il Gruppo bavarese) abbia conosciuto un significativo aumento nel decennio 2007-2017, la produzione interna (ovvero in Germania) è aumentata di quasi un quarto nello stesso periodo di riferimento, fino a raggiungere quota 1,15 milioni di veicoli all’anno. “Un simile piano di espansione – osservano i vertici Bmw – può, di conseguenza, fungere da traino per lo sviluppo del ‘brand’ MINI, e tutto questo senza mettere in alcuna discussione l’impegno strategico di Bmw Group nel regno Unito, nel quale l’azienda ha effettuato significativi investimenti”.

La strategia congiunta Bmw-Great Wall, parallela all’espansione della joint venture fra il colosso di Monaco di Baviera e Brilliance, punta sul fatto che con circa 35.000 unità consegnate, nel 2017 la Cina ha rappresentato il terzo mercato più importante per MINI: un dato che conferma il potenziale di Oxford in un’ottica globale, e che va ad aggiungersi ai circa 560.000 veicoli a marchio Bmw consegnati in Cina lo scorso anno: più che in Germania e USA messe insieme.

“Con il nostro approccio congiunto, possiamo aumentare rapidamente la produzione e aumentare l’efficienza nel segmento altamente competitivo dei veicoli elettrici compatti”, osserva Klaus Fröhlich, membro del consiglio di amministrazione Bmw Group per la Divisione Sviluppo, che ha apposto la firma all’accordo insieme al fondatore e presidente di Great Wall, Wei Jianjun.

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