Nelle prossime settimane, alla tradizionale Monterey Car Week, la terza 250 GTO (su 36 prodotte) sarà messa alla tradizionale asta RM Sotheby’s: si parla di un prezzo di aggiudicazione fra 45 e 60 milioni di euro.
Sarà, secondo gli esperti, l’automobile più costosa di sempre. E, come da tradizione, questo titolo, per il quale si attende conferma fra un paio di settimane, va a Ferrari 250 GTO. Per la precisione, l’esemplare contrassegnato dal numero di telaio “3412”, costruito nel 1962 quale terza unità sulle 36 prodotte in totale. Da urlo la cifra che ci si attende di realizzare: al cambio, fra 45 e 60 milioni di euro.
L’evento, che si preannuncia come uno dei più seguiti nell’intera stagione dei grandi appuntamewnti internazionali, sarà l’asta RM Sotheby’s in programma nell’ambito della Monterey Car Week. L’eccezionale valore indicato per la 250 GTO Scaglietti del 1962 viene motivato, oltre che dal ben conosciuto appeal della leggendaria “Berlinetta” nei confronti degli appassionati di tutto il mondo, anche dal fatto che si tratta di una vettura unica nel suo genere: il corpo vettura è, infatti, già appartenente alla seconda serie, quella che vide la luce nel 1964, nonostante la 250 GTO in questione appartenesse, appunto, al primo lotto di produzione, allestito fra il 1962 ed il 1963. In totale, sono tre – compresa quella che si prepara ad essere “battuta” all’asta RM Sotheby’s di Monterey – le 250 GTO “prima serie” già carrozzate Scaglietti come “seconda serie”.
E c’è di più: ad impreziosire il valore della vettura, concorre un nutrito palmarès sportivo. Il primo pilota a stringerne il volante fu, nel 1962 il californiano Phil Hill (campione del mondo F1 nel 1961 con la Ferrari 156), il quale la utilizzò per una serie di test preliminari alla Targa Florio. Successivamente, la 250 GTO Scaglietti “3412” venne ceduta ad Edoardo Lualdi-Gabardi, gentleman driver plurivittorioso con le vetture di Maranello, il quale la utilizzò per competere, nel 1962, nel Campionato Italiano Gran Turismo, dove su dieci gare conquisto ben nove vittorie ed un secondo posto. Da segnalare – ed anche questo cointribuisce al valore dell’esemplare – la presenza di alcuni componenti di origine: il motore (V12 a 60° da 3 litri di cilindrata, per una potenza di 296 CV a 7.500 giri/min), la scatola del cambio, il gruppo posteriore e i pannelli carrozzeria. Attuale proprietario è lo statunitense Greg Whitten, amministratore delegato di Numerix Software ed ex dirigente Microsoft, che la acquistò nel 2000.