Il pilota australiano non rinnova il contratto con la Red Bull e sceglie la Renault per proseguire la sua carriera in Formula 1 per i prossimi 2 anni.
La notizia è di quelle che mette in moto il mercato piloti in Formula 1: Ricciardo dice no alla Red Bull, non ci sta a rimanere in un team in cui troppe volte si è preferito puntare su Verstappen anche di fronte alle qualità indiscutibili del pilota australiano e così si è accordato per passare alla Renault e prendere il posto di Sainz.
A 29 anni Ricciardo si è trovato ad un bivio e, considerata la sua difficile convivenza con Vettel, ha compreso che forse non sarebbe stato semplice approdare in Ferrari, mentre in Mercedes, con Bottas che ha rinnovato, le porte erano chiuse, quindi non rimaneva che tentare la strada di un team con una solida base e capace di crescere rapidamente come la Renault.
E’ stata una scelta ponderata, ragionata, e figlia di una situazione in Red Bull che iniziava a stargli davvero stretta. Dopo 7 vittorie e 29 podi finisce la sua avventura alla Red Bull, dove è stato capace di oscurare Vettel e di non avere timori reverenziali verso quello che in molti hanno definito l’astro nascente della Formula 1, ovvero Verstappen.
Il pilota di Perth troverà un compagno solido come Hulkenberg e insieme a lui formerà una delle coppie meglio assortite in Formula 1. Alla Renault rimarrà per due anni, giusto il tempo di dimostrare ulteriormente il suo valore e poi chissà, il futuro è incerto per tutti.
Intanto ha rilasciato dichiarazioni significative: “indiscutibilmente è stata una delle decisioni più difficili della mia carriera fino ad ora. Pensavo però che fosse giunto il momento di affrontare una nuova sfida. Mi rendo conto che c’è molto da fare per consentire alla Renault di raggiungere l’obiettivo di competere ai massimi livelli, ma sono rimasto impressionato dai loro progressi in appena due anni e so che ogni volta che Renault si è impegnata in questo tipo di sfida, alla fine ha vinto. Spero di essere in grado di aiutarli in questo viaggio, dentro e fuori pista”.
Rimane il rimpianto di non vederlo, almeno per i prossimi due anni, in Ferrari, dove avrebbe sicuramente trovato tanti tifosi ad accoglierlo festanti.