Dall’AK-47 al settore della mobilità “zero emission”: i nuovi progetti dell’azienda russa famosa nel mondo per la mitraglietta sono ambiziosi. I primi esempi all’International Military Technical Forum di Mosca.
L’obiettivo è di mettersi in concorrenza con Tesla; il progetto, è finalizzato allo sviluppo di un’auto elettrica ad alte prestazioni ed una gamma di moto, anch’esse a batterie. Un programma ambizioso, che secondo i vertici dell’azienda nota nel mondo per la produzione dell’AK-47 si pone quale traguardo la conquista di una nicchia di mercato che inizia, ora, con un piano di realizzazione di una inedito modello “zero emission” e, successivamente, proseguirà con il progetto di una supercar, sempre a batterie, con una tecnologia che consenta all’azienda russa di competere con i principali produttori mondiali di auto elettriche. Fra i quali, appunto, c’è Tesla.
Ecco, in sintesi, il programma di intenti che anima Kalashnikov, costruttore russo di armi diventato famoso, a livello mondiale, per il fucile mitragliatore AK-47. Un primo esempio del nuovo corso Kalashnikov all’insegna della mobilità “zero emission” ha trovato concretizzazione, nei giorni scorsi, all’International Military Technical Forum “Army 2018” di Mosca, dove presso lo stand dell’azienda di Iževsk faceva bella mostra di se la CV-1: un prototipo di auto elettrica in una livrea “pacificamente” celeste, dalle forme esterne singolarmente rétro – anzi: sembrerebbe che quale “base di partenza” sia stata presa una delle vetture più celebri nella produzione sovietica degli anni 70: la Moskvitch Izh 125, qui in versione station wagon, ovvero “Kombi” – quanto complessivamente simpatiche, come è possibile osservare dalle ruote di grandi dimensioni, dai cerchi in lega verniciati in bianco, dall’assetto molto basso e dall’assenza di paraurti esterni e di fanaleria, qui sostituita da tre “strisce” (una per ogni lato) di luci a Led inserite nella calandra “a tutta larghezza”.
Del resto, Kalashnikov – che non è, storicamente, l’unico produttore di armi ad orientarsi verso il settore dei mezzi di trasporto: basti pensare, soltanto per citarne alcune, a Skoda, a Bsa e, in Italia, Breda –è al centro di un maxi programma di diversificazione delle proprie attività industriali: l’azienda russa sta, infatti, creando al proprio interno quattro Divisioni, ciascuna delle quali rivolta verso un preciso indirizzo produttivo: la capogruppo Kalashnikov resterà specializzata nella produzione di armi d’assalto, “Baikal” si occuperà di armi da caccia e per impieghi civili, “Izhmash” per i fucili ad uso sportivo e “Concern” per autoveicoli, motoveicoli ed imbarcazioni.
Contestualmente alla concept CV-1 (la denominazione definitiva verrà decisa più avanti), Kalashnikov affiancherà una lineup di moto elettriche, i cui primi esempi – in configurazione Enduro – sono stati anch’essi esposti alla rassegna moscovita.
Riguardo all’intento di partenza, cioè quello di opporre concorrenza ai big player (Tesla compresa) specializzati nella realizzazione di auto elettriche, i vertici Kalashnikov sembrano avere le idee chiare: “Stiamo sviluppando un nostro concetto di supercar elettrica attraverso sistemi originali creati dal nostro Gruppo: una tecnologia che ci permetterà di competere con i principali produttori mondiali di auto elettriche, come Tesla”. La singolare concept CV-1 in esposizione a Mosca potrebbe quindi rappresentare un “allenamento” verso questa direzione: i dati tecnici, in effetti, ne indicano una potenza nell’ordine di 300 CV ed un’autonomia di marcia che si assesterebbe su 350-500 km con una singola ricarica, in funzione della potenza richiesta.