Un giro stratosferico annienta tutti. Secondo Vettel “la Ferrari ha pasticciato”, mentre ha sorpreso la Red Bull.
E’ la quindicesima qualifica della stagione quella che si è disputata a Singapore, tra muri pericolosi e un palcoscenico di contorno da capogiro. Fino alle prove libere è stata la Ferrari la favorita del weekend, con il team Mercedes a inseguirla e una Red Bull pronta ad inserirsi tra “i due litiganti”. Nella prima sessione, ovvero la Q1, quando mancavano 6 minuti alla fine, notavamo che tra gli esclusi, il più noto, ovvero Bottas, era fermo ancora ai box, poi con un giro secco e con mescola ultrasoft si metteva in settima posizione. Ricciardo fino alla fine si trovava in testa alla classifica, inseguito da Vettel e Raikkonen, poi dietro si posizionavano Grosjean, Verstappen, Ocon, Perez, Bottas, Sainz e Hamilton, che con clamore ha rischiato di essere escluso dalla Q2 finendo 14° nella Q1, salvato per due soli decimi. Stupore nel guardare l’abilità di Hamilton che nel suo giro, o meglio nella percorrenza dei suoi lap veloci, controllava anche fino a ben nove volte gli intermedi di riferimento ad ogni curva.
Al via della Q2 la Ferrari scendeva in pista con la ultrasoft, unico team a scegliere questa opzione, tutti gli altri con hypersoft. I piloti sono scesi molto presto in pista e hanno generato un traffico a volte poco gestibile, tra i primi a farne le spese è stato proprio Kimi Raikkonen, che abortiva il suo giro per poi rilanciarsi. Hamilton nel frattempo annotava sul taccuino un giro stratosferico: 1:37.334, ma a rovinargli la festa erano i due della Red Bull, poiché Verstappen abbassava il tempo di quasi un decimo e mezzo, mentre Ricciardo occupava la terza piazza restando molto vicino al campione inglese. Nessuno però aveva fatto i conti con Raikkonen, che faceva la pole provvisoria in 1:37.194, mentre cuore in gola per Vettel, che si faceva largo nel traffico di più monoposto seguendo istinto e reattività e finendo la sessione in sesta posizione. I piloti che si andavano a giocare la Q3 erano: Raikkonen, Verstappen, Bottas, Hamilton, Ricciardo, Vettel, Perez, Grosjean, Hulkenberg, Ocon.
Benvenuti alla Q3: nel primo tentativo Hamilton si innalzava a pilota capace di correre anche su altri pianeti e in un “sol boccone” divorava tutti gli altri con un giro terminato in 1:36.015, rifilando 3 decimi a Verstappen, 6 decimi a Vettel e addirittura un secondo e mezzo a Ricciardo. Nelle battute finali i piloti distribuivano la loro posizione prima del lancio. Hamilton abortiva il suo tentativo per un errore, ma nessuno mai riusciva ad insidiare quel suo primo giro da vero extraterrestre, un giro che rimarrà nella storia, come quello mitico di Senna a Monaco. Hamilton ancora una volta ha fatto la differenza, Vettel ha reputato le qualifiche della Ferrari “un po’ confuse e pasticciate”. Questi i primi 10 in griglia domani: Hamilton, Verstappen, Vettel, Bottas, Raikkonen, Ricciardo, Perez, Grosjean, Ocon, Hulkenberg. Singapore potrà raccontare tanto, ma solo i protagonisti scrivono la storia e da loro, domani, aspettiamo conferme e rivincite.