L’originale vettura Citroen si rinnova con uno stile più maturo ed un confort superiore alla media grazie a sedili specifici ed alle sospensioni con ammortizzatori dotati di smorzatori idraulici supplementari.
La Citroen C4 Cactus cambia e lo fa in maniera discreta all’esterno ma più importante sotto pelle dove arrivano nuove sospensioni ancora più efficaci. L’abbiamo provata con il 1.5 BlueHDi da 102 CV adatto a chi percorre molti chilometri.
Esterno: originale ma meno audace
E’ inutile negarlo, la C4 Cactus è stata resa famosa dal suo design che poi ha influenzato tutti i nuovi modelli Citroen, quindi con la nuova generazione ci aspettavamo una linea particolarmente originale. In effetti, è sempre un’auto accattivante, particolare, che non assomiglia alle sue concorrenti, ma adesso è più matura, più equilibrata rispetto al debutto, e punta decisamente ad un pubblico più ampio e meno sbarazzino. Ma bisogna capirla: con la C4 che è destinata ad uscire dal listino e l’arrivo della C3 Aircross più corta di un solo centimetro, ha dovuto reinventarsi senza perdere il suo fascino. Così, il frontale adesso ha una calandra che unisce i gruppi ottici superiori, la fiancata presenta degli Airbump meno urlati e confinati nella parte bassa, mentre dietro spiccano nuovi gruppi ottici a sviluppo orizzontale. Spariscono anche le barre sul tetto, e così è meno crossover e più hatchback.
Interno: tanto spazio anche per gli oggetti
La C4 Cactus è una vettura che offre spazio abbondante a bordo, visto che ci si può stare comodamente anche in 5, con la raccomandazione di non far accomodare su divano posteriore passeggeri superiori al metro e ottanta centimetri d’altezza. Con le sue soluzioni originali, come l’airbag frontale riservato al passeggero collocato nella parte alta dell’abitacolo, il cassetto portaoggetti è enorme, e anche le tasche dei pannelli porta sono capienti, mentre le imbottiture di quest’ultimi accrescono il confort insieme ai sedili anteriori che, per 500 euro, possono essere più spessi. Non male l’arrivo del piantone dello sterzo regolabile anche in profondità, mentre rimangono i finestrini con apertura a compasso al posteriore, ed una qualità delle plastiche ancora migliorabile. Comunque, la crescita c’è stata, e non manca un sistema d’infotainment con tanto di schermo touch da 7 pollici dal quale si gestisce anche il climatizzatore compatibile con gli smartphone di ultima generazione. A livello di bagagliaio i litri utili sono 358 con il divano posteriore in posizione eretta, mentre diventano 1.170 se si fa a meno di quest’ultimo.
Al volante: morbida come poche
Quello che si nota dai primi chilometri a bordo della Citroen C4 Cactus di nuova generazione è che il confort di marcia viene prima di tutto e che le sua missione è quella di coccolare guidatore e passeggeri. Merito dei nuovi sedili, ma anche delle nuove sospensioni con ammortizzatori che presentano all’interno degli smorzatori idraulici supplementari, oltre a nuove molle, barre antirollio, e boccole riviste. Quindi non c’è buca che possa impensierirla, e che possa trasmettere spiacevoli contraccolpi. Il rovescio della medaglia è un rollio importante che però su una vettura del genere non infastidisce, anche perché il volante progressivo, ma non particolarmente diretto, ed il cambio manuale a 6 rapporti dalla corsa lunga, non invogliano ad alzare il ritmo. Anche il motore predilige un’erogazione della potenza regolare, il che si combina con un consumo decisamente basso, nell’ordine dei 20-23 km/l, che consente lunghe percorrenze su ogni tipologia di percorso.
Prezzo: da 19.700 euro
La C4 Cactus è una vettura interessante, comoda, e capace di bassi costi di gestione, grazie anche al suo motore 1.5 BlueHDi decisamente parco. Il suo prezzo oscilla a seconda dell’allestimento, e va dai 19.700 euro della variante Live, fino ai 22.900 euro della versione Shine, passando per i 21.050 euro dell’allestimento Feel. Quindi, una forbice abbastanza ampia e incline a soddisfare ogni esigenza.