Il Ministro dello Sviluppo Economico apprezza l’accordo a Mirafiori e fa il punto sulla situazione di Termini Imerese.
Il Ministro dello Sviluppo Economico apprezza l’accordo a Mirafiori e fa il punto sulla situazione di Termini Imerese.
Il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani si è espresso sulla vicenda Mirafiori, a margine di un incontro con il collega ungherese Tamas Fellegi. Riguardo il contratto elaborato dall’ad Marchionne per Mirafiori e sul referendum dei lavoratori che hanno votato per accettarlo, il ministro è entrato nel merito della proposta Fiat, dichiarando che «non sembra né rivoluzionaria né sconvolgente. Sono cose che già si fanno in tantissimi Paesi nel mondo e in altri stabilimenti italiani, come nel settore della chimica. Non c’è niente di antidemocratico». Anzi, la Fiat per Romani «ha solo voluto innovare sulle relazioni industriali».
Il ministro ha chiuso sottolineando come il governo abbia svolto un ruolo da protagonista nella vicenda: «abbiamo chiesto a Fiat di restare nel nostro Paese e di investire, ma anche di conservare il giusto atteggiamento di riserbo verso problemi che riguardano direttamente Confindustria».[!BANNER]
Per quanto riguarda invece lo stabilimento di Termini Imerese, Romani ha assicurato che il programma di riconversione del polo industriale Fiat è in via di definizione e sarà pronto e siglato entro la fine di gennaio. Rispondendo alle domande sugli stabilimenti italiani della Casa automobilistica, ha spiegato come allo smantellamento dell’impianto siciliano alla fine del 2011, seguiranno dei nuovi investimenti e la possibilità di portare gli addetti a 3.300 unità con sette tipologie manifatturiere diverse, di cui due nell’automotive.