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Patente moto: ecco come cambia la normativa

Di Francesco Donnici
Pubblicato il 17 ott 2018
Patente moto: ecco come cambia la normativa
Per aumentare la sicurezza dei centauri e degli altri utenti della strada sono state introdotte nuove regole per il conseguimento della patente moto.

Arrivano le nuove norme che regolano le prove di esame per conseguire le patenti A1, A2 e A per la guida delle moto, con l’obiettivo di aumentare la sicurezza dei centauri e degli altri utenti della strada. Le nuove regole inserite in un apposito decreto ministeriale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 12 di ottobre, hanno ricevuto il plauso dell’UNASCA (Unione nazionale delle autoscuole e degli studi di consulenza automobilistica). Emilio Patella, segretario nazionale autoscuole Unasca, ha così commentato: “Con il decreto l’Italia si uniforma a una direttiva comunitaria risalente a gennaio del 2013, che fissava i criteri per effettuare la prima parte dell’esame pratico per conseguire la patente moto, dando cinque anni di tempo ad ogni paese per adeguarsi”.

La novità principale dell’inedita normativa impone un innalzamento di 20 km/h della velocità minima per effettuare le prove di esame su pista, passando quindi dagli attuali 30 km/h a 50 km/h. Il decreto stabilisce inoltre nuovi tempi per effettuare le prove ed introduce due differenti esercizi, di cui uno da eseguire a bassa velocità e un altro a velocità più elevata.

L’esercizio eseguito a velocità ridotta servirà a dimostrare le capacità del centauro nel mantenere l’equilibrio, quest’ultimo dovrà infatti eseguire alcuni slalom e in seguito un passaggio in un corridoio dalla larghezza limitata, il tutto effettuato in un tempo minimo di almeno 15 secondi. La seconda prova prevede invece uno slalom ad ostacoli seguito da una frenata eseguita in un determinato spazio. Il tempo massimo di svolgimento di questa seconda prova non deve superare i 25 secondi con lo scopo di dimostrare la padronanza della guida del veicolo a velocità pari o superiori ai 50 km/h.

Le nuove regole dedicate al conseguimento della licenza di guida per le moto aumentano senza ombra di dubbio la sicurezza stradale, ma per essere applicate sarà necessario trovare aree idonee alle nuove prove di guida. A questo proposito, l’unione nazionale delle autoscuole sta collaborando a stretto giro con l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) per identificare ed ottenere spazi sufficientemente adeguati, oltre ad aver preso i contatti con la direzione generale della Motorizzazione Civile per stabilire un periodo di proroga con l’obiettivo di consentire l’identificazione di spazi idonei agli esami o in alternativa l’adeguamento delle attuali piste dove svolgere questo tipo di prove nella più totale sicurezza.

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