Le spinte ad Ocon a fine gara hanno sono costati a Verstappen 2 giorni di servizi sociali alla direzione della FIA da scontare entro 6 mesi dall’incidente.
Quello che è accaduto durante il gran premio di Formula 1 del Brasile 2018 è un esempio di antisportività totale, i due protagonisti sono stati Ocon, pilota della Force India in palese difficoltà, e Verstappen, sempre più arrembante con la Red Bull.
Ebbene l’olandese ha subìto una manovra a dir poco discutibile quando era in testa alla gara, perché Ocon, con l’intento di sdoppiarsi l’ha attaccato come se fosse secondo nella corsa, così si è arrivati allo scontro che è costato la vittoria a Verstappen ed una penalizzazione al pilota della Force India.
Chiaramente, non sono stati in pochi a gridare al complotto, visto che la Force India è motorizzata Mercedes, e che la manovra ha portato Hamilton a vincere il gran premio e la scuderia teutonica ad aggiudicarsi il campionato del mondo costruttori. Ma l’episodio ha avuto strascichi pesanti a fine gara.
Infatti, Verstappen, spesso responsabile di contatti che hanno danneggiato gare altrui, ha definito “idiota” Ocon nell’intervista post-gara, e poi lo ha addirittura spinto al momento del peso. A questo punto è intervenuta la FIA e, dopo aver messo l’uno di fronte all’altro i due piloti, ha punito Verstappen con due giorni di servizi sociali alla direzione della FIA entro 6 mesi dall’incidente.
Una decisione troppo dura? O un ammonimento giusto per un pilota che è comunque ai vertici dell’automobilismo mondiale e che dovrebbe essere un esempio di comportamento anche in situazioni difficili? Il tutto si scontra con il carattere di un ragazzo che corre sempre per vincere e che si trovava nella condizione di farlo quando è stato privato dell’opportunità da un driver che ha assunto un comportamento pesantemente antisportivo. Forse sarebbe stato il caso di mettere fuori gioco Ocon, con una bandiera nera, per evitare che certe situazioni si ripetano, perché alla fine è stato Verstappen a pagare a caro prezzo le intemperanze del pilota della Force India anche se poi non è riuscito a tenere a freno le sue reazioni una volta sceso dalla sua monoposto.