Il due volte iridato lascia il Circus ma continuerà a dare il suo contributo al mondo delle competizioni automobilistiche.
Fernando Alonso, uno dei piloti più rappresentativi della moderna Formula 1, ha annunciato il suo addio al Circus, forte dei tanti primati conquistati nella sua lunga carriera. L’esperienza nel motorsport del Campione di Oviedo è stata costellata di vittorie che avrebbero comunque potuto essere di gran lunga maggiori, considerando le sue incredibili qualità al volante. Con alle spalle due titoli mondiali iridati, Alonso è il pilota spagnolo di maggior successo, oltre a poter vantare di aver detenuto il record di più giovane vincitore di un campionato mondiale di Formula 1, ottenuto al termine della stagione 2005, e quello di più giovane bi-campione del mondo di questa categoria.
Figlio di un operaio e di una impiegata, Fernando è cresciuto nel paese spagnolo di Oviedo coltivando la sua immensa passione per le corse automobilistiche. La sua famiglia ha investito molti sacrifici, in termini economici e di tempo, per aiutare il proprio figlio ad emergere nello “spietato” mondo del motorsport, dove presto arrivarono i primi ed incoraggianti risultati.
Alonso spicca nelle gare di Kart e si fa notare da Adrian Campos che vede nel ragazzo di Oviedo un talento fuori dal comune. Poco tempo dopo, lo spagnolo conquista la Formula Nissan al suo debutto, un successo che gli fa da trampolino per entrare nella Minardi come terzo pilota, per poi esordire in F1 con la medesima scuderia al Gran Premio d’Australia del 2001. Al volante della monoposto italiana, Alonso si distingue per la tenacia e lo stile di guida aggressivo, doti che gli permetteranno di conquistare da lì a poco due titoli mondiali nella massima Formula.
Nel corso della sua carriera, Fernando Alonso ha disputato 311 Gran Premi, vincendo 32 gare, conquistando 22 pole position, 23 giri veloci e i già citati 2 titoli mondiali. Questo palmares però non riesce a descrivere a pieno l’incredibile talento di Alonso alla guida di un’auto da corsa, un talento limitato soltanto dal suo carattere a volte difficile e dalla sua ingombrante caratura. Nel 2003, ad appena 22 anni, ha lottato senza esclusione di colpi con Michael Schumacher, strappandogli nel 2006 addirittura un mondiale. Passato alla McLaren nel 2007, si trova come compagno di squadra un certo Lewis Hamilton con cui combatte per la vittoria del Campionato fino all’ultima gara, conquistato alla fine dal terzo incomodo della Ferrari, Kimi Raikkonen.
Purtroppo per lui, anche nella sua carriera da Ferrarista, Alonso non ha avuto vita facile, a causa del confronto con l’ex campione della Red Bull, Sebastian Vettel. Lo spagnolo ha combattuto fino all’ultimo per la vittoria delle stagioni 2010 e 2012, purtroppo finite entrambe con una dolorosa sconfitta.
Dopo un periodo piatto alla McLaren, Fernando ha portato a casa una vittoria alla 24 Ore di Le Mans al volante della Toyota, mentre per il prossimo futuro si prevede un ritorno alla Indycar con McLaren Racing, con l’obiettivo di vincere la per 500 Miglia di Indianapolis. L’addio alla Formula 1 di Alonso non è quindi un addio definitivo alle corse, inoltre Fernando vuole continuare ad essere fonte di ispirazione per i giovani piloti, non è infatti un caso che il pilota abbia aperto un suo kartodromo a Oviedo per dare supporto ai talenti acerbi dell’automobilismo.