AMG GT, GT C Roadster, GT R e GT R Pro, quattro versioni per altrettante filosofie di impiego: la supercoupé si aggiorna nelle dotazioni hi-tech rivolte all’ottimizzazione dinamica. Tutti i dettagli.
Al Salone di Los Angeles 2018 (qui la nostra panoramica sulle novità in esposizione), Mercedes svela ufficialmente l’anteprima della lineup sportiva “di punta” AMG GT 2019, edizione restyling della due posti coupé high performance recentemente ampliata con la declinazione a quattro porte.
Nel dettaglio, le nuove proposte sviluppate dal “tandem” Stoccarda-Affalterbach riguardano Mercedes-AMG GT, Mercedes-AMG GT C Roadster, Mercedes-AMG GT R e GT R Pro, ciascuna delle quali in possesso di un personale appeal (la sportiva, la versione “en plein air”, le varianti dalle prestazioni ulteriormente affinate), ferma restando la motorizzazione, che è e resta unica per tutte: il collaudato 4.0 V8 a benzina a doppio turbocompressore, declinato – a seconda delle singole versioni – su livelli di potenza da, rispettivamente, 475 CV (Mercedes-AMG GT 2019), 557 CV (Mercedes-AMG GT C Roadster) e 585 CV per Mercedes-AMG GT R e GT R Pro, quest’ultima a sua volta caratterizzata da una esclusiva dotazione aerodinamica e dall’adozione di soluzioni di assetto derivate dall’impegno maturato nelle competizioni.
Mercedes-AMG GT 2019
Relativamente al corpo vettura, il restyling operato dai tecnici della Stella a Tre Punte per la nuova gamma AMG GT riguarda, soprattutto, la nuova forma dei gruppi ottici (anteriori e posteriori) a Led, e un aggiornamento nel disegno del diffusore posteriore per Mercedes-AMG GT e GT C dal quale fuoriescono i terminali di scarico a sezione tonda e “a trapezio” per, rispettivamente, Mercedes-AMG GT e AMG GT C, GT R e GT R Pro.
Più marcato l’upgrade hi-tech studiato per le funzionalità di bordo: la nuova declinazione “Model Year 2019” di Mercedes-AMG GT pota in dote un nuovo display da 12.3” per la strumentazione digitale (con tre differenti stili di visualizzazione: “Classic”, “Sporty” e “Supersport”, in quest’ultimo caso si aggiungono ulteriori informazioni) che consente al conducente di visualizzare anche i sistemi di assistenza alla guida; il volante AMG Performance che aveva debuttato a bordo di AMG GT4 e viene offerto in differenti tipologie di rivestimento a seconda della singola versione; la modalità di guida AMG Track Pace (attivabile soltanto quando sia stato selezionato il programma “Race”), al debutto assoluto, rivolta agli enthusiast che vogliono mettere alla frusta la supercoupé di Stoccarda nei track day in circuito. A questo proposito, è da segnalare un ulteriore “primizia” dall’indole marcatamente racing: il dispositivo “AMG Dynamics” (azionabile in maniera complementare a qualsiasi modalità di guida fra quelle presenti: “Slippery”, “Comfort”, “Sport”, “Sport Plus”, “Race” e “Individual”), il cui compito – agendo sull’azione dell’ESP e sulla risposta di sterzo ed acceleratore – consiste nella distribuzione ottimale della “cavalleria” al retrotreno, per aiutare la maneggevolezza del veicolo. Nella zona alta della plancia, viene collocato il display multifunzione da 10.25” per il controllo delle funzionalità infotainment, a loro volta gestibili mediante il touchpad presente sul tunnel centrale, dove fra l’altro è stato aggiornato il modulo di pulsanti di controllo dei parametri dinamici vettura, ora formati da otto “schermini” TFT.
Mercedes-AMG GT R Pro
Ulteriormente “incattivita”, l’inedita “special edition” AMG GT R Pro viene svelata al Salone di Los Angeles quale configurazione-racing di Mercedes-AMG GT in chiave restyling 2019. Già programmata la sua diffusione: AMG GT R Pro (qui una nostra anticipazione delle scorse settimane) verrà proposta nei principali mercati mondiali, con una serie di dettagli differenti a seconda dei Paesi di destinazione (ad esempio: per gli USA e per la Cina, due dei mercati di primo piano, AMG GT R Pro sarà meno “estrema” rispetto al modello che verrà venduto in Europa).
Lo sviluppo di Mercedes-AMG GT R Pro, avviato in partnership fra i tecnici di Stoccarda e gli omologhi di Affalterbach, deriva in gran parte dalle versioni GT3 e GT4 destinate all’impiego agonistico: lo dimostra, in questo senso, il giro-record fatto registrare da AMG GT R Pro, in variante pre-serie, sul classicissimo tracciato della Nordschleife (Nurburgring), completato in 7’4”632, vale a dire più di 6” in meno di quanto fatto segnare precedentemente da AMG GT.
Ovviamente, “base di partenza” del progetto AG GT R Pro è la versione AMG GT R (che gli appassionati di motorsport ben conoscono, essendo dalla stagione 2018 di F1 appena conclusa Safety Car ufficiale): l’impostazione meccatronica è, infatti, la stessa. Si tratta dell’unità 4.0 (3.982 cc) V8 sovralimentata con doppio turbocompressore, motorizzazione peraltro “universale” nell’intera lineup AMG GT (seppure con le specifiche varianti di preparazione e di potenza): la potenza erogata è nell’ordine di 585 CV a 6.250 giri/min, la forza motrice dispone di 700 Nm di coppia massima fra 2.100 e 5.500 giri/min, per valori prestazionali anch’essi invariati in rapporto a quelli permessi da Mercedes-AMG GT R, dunque di assoluto livello: velocità massima 318 km/h, e 3”6 per lo “scatto” da 0 a 100 km/h.
Le novità di affinamento nell’engineering progettuale, più che “sotto il cofano”, riguardano la conformazione aerodinamica del veicolo e l’impostazione di telaio e assetto, ancora più spregiudicate nello sviluppo di soluzioni rivolte alla massima erogazione della potenza utile a prescindere dal tipo di conformazione della strada. All’esterno, il corpo vettura di Mercedes-AMG GT R Pro aggiunge, alle linee aggiornate di AMG GT Model Year 2019, una serie di appendici aerodinamiche che fanno parte del “Carbon Package”, comprendente un insieme di elementi in fibra di carbonio. Nel dettaglio, un nuovo e più ampio splitter anteriore (sostenuto da una coppia di supporti in metallo), l’Airpanel anteriore aerodinamico attivo (corrispondente al Gurney Flap posteriore), “flic” laterali, tetto ribassato, nuove prese d’aria ed un estrattore posteriore di nuovo disegno e nel quale vengono integrati i terminali di scarico.
L’assetto si avvale di un set di sospensioni coil-over, a regolazione meccanica senza l’ausilio di alcun utensile specifico, una barra di torsione supplementare in fibra di carbonio, regolabile, per l’avantreno; una seconda barra aggiuntiva, ma in acciaio e anch’essa regolabile, per il retrotreno; l’adozione di Uniball per i quadrilateri superiori ed inferiori delle sospensioni a tutto vantaggio del mantenimento ottimale degli angoli di camber e convergenza anche nelle condizioni di guida più impegnative; ed un inedito pannello, in fibra di carbonio, collocato nel telaio per contribuire alla rigidità della scocca. Questi accorgimenti, uniti al ricorso di supporti dinamici per il gruppo motore-cambio-differenziale e la presenza di un “Track Package” che a sua volta comprende un rollbar supplementare, rinforzi ai sedili anatomici dal guscio in fibra di carbonio, una coppia di cinture di sicurezza a quattro punti ed un estintore da 2 kg, sono manifestamente mutuati dall’expertise maturata da Mercedes nelle competizioni.
All’interno, l’abitacolo di Mercedes-AMG GT R Pro viene allestito con i nuovi elementi hi-tech che a loro volta fanno bella mostra di se a bordo di AMG GT 2019: la strumentazione digitale con display da 12.3” (integrato da funzionalità “racing” quali, ad esempio, il “Data Logger” per la rilevazione “ragionata” dei tempi sul giro: oltre a registrare le singole “lap performance”, tiene conto degli intertempi e, con l’ausilio di luci rosse e verdi, comunica al pilota se il proprio tempo sia migliore o peggiore in rapporto al precedente), nonché il classico selettore rotativo per l’azionamento del Traction Control e i pulsanti utili alla selezione delle funzionalità dinamiche del veicolo.