Il Museo Alfa Romeo di Arese è da oggi un luogo di interesse storico riconosciuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Il Museo Alfa Romeo di Arese è da oggi un luogo di interesse storico riconosciuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Il Museo Alfa Romeo di Arese è da oggi un luogo di interesse storico riconosciuto dallo Stato italiano. Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ha infatti ratificato la proposta di vincolo che aveva l’obiettivo di riconoscere e tutelare il valore storico di questa struttura e di tutti i modelli che essa ospita.
La decisione del Ministero chiude quindi l’iter burocratico partito lo scorso ottobre, quando il consiglio comunale e il sindaco di Arese Gianluigi Fornaro votarono la proposta di vincolo da sottoporre al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, aprendo il procedimento che prevedeva anche la scadenza del 31 gennaio quale data ultima entro la quale si potevano avanzare eventuali pareri contrari e relativi reclami.
Superato lo scoglio burocratico, quindi, il museo del Biscione può definirsi ufficialmente patrimonio nazionale, con tutte le tutele del caso che spettano a questa struttura aperta al pubblico degli Alfisti e non solo dal dicembre 1976, riuscendo ad accogliere più di 11.000 visitatori ogni anno.
Presso il Museo Alfa Romeo è raccolta l’intera storia del marchio, con 130 vetture, 25 propulsori che hanno segnato la storia dell’auto italiana e 15 motori per aviazione, a cui si aggiungono oltre 50.000 immagini digitalizzate, 3.000 disegni, 5.000 schede tecniche e diversi contributi filmati. È presente infine anche la prima vettura in assoluto costruita presso lo stabilimento di Arese, una Giulia GT.[!BANNER]