Al volante della X3 che rappresenta un compromesso ideale tra prestazioni consumi e guidabilità grazie all’allestimento MSport.
Ogni BMW regala coinvolgimento alla guida per via del suo DNA ricco di geni della sportività, e la X3 non è da meno, per quanto il concetto di SUV sulle prime possa stridere con quello di guidabilità in senso stretto. L’abbiamo provata nella variante MSport spinta dall’inossidabile 2 litri turbodiesel da 190 CV che rappresenta il giusto compromesso per il mercato italiano.
Esterni: dettagli che fanno la differenza
Inutile girarci intorno, la cura MSport giova alla X3 di nuova generazione, e già ad una prima occhiata si notano particolari intriganti come il kit aerodinamico che cambia la forma dei paraurti e fa apparire la vettura più propensa ad aggredire le curve. I grandi cerchi in lega rappresentano la classica ciliegina sulla torta visto che danno ampia visibilità all’impianto frenante. Inoltre, con la livrea bianca sembra di essere al cospetto di una sportiva a ruote alte, di quelle di razza. Anche perché le cromature lasciano il posto a particolari in nero lucido come la cornice che circonda i finestrini nella vista laterale. Completano il quadro i loghi M che hanno sempre un certo ascendente sugli appassionati.
Interni: sportiva al punto giusto
Che non è la solita X3 te ne accorgi non appena si apre la portiera, visto che il posto guida si contraddistingue per il volante a 3 razze con tanto di logo M nella parte bassa. La strumentazione è digitale come sugli ultimi modelli della Casa dell’Elica ed è sempre chiara e prodiga d’informazioni, ma c’è anche il display in stile tablet sulla parte alta della plancia per avere qualsiasi tipologia d’informazione, anche quelle relative al meteo; inoltre, se siete stanchi di utilizzare manopole e schermi e non volete nemmeno parlare sappiate che con la X3 basta fare pochi e semplici gesti per dialogare con l’infotainment. È il futuro che avanza e porta nella vita di tutti i giorni innovazioni che fino a poco tempo fa potevamo osservare solamente al cinema. Belle le finiture improntate alla sportività sulla plancia che riduce al minimo i tasti fisici, una chicca per gli appassionati la selleria MSport che riveste i sedili. Ma non è tutto, perché la X3 coccola i suoi occupanti anche con la luce soffusa che varia di colore e intensità a seconda delle regolazioni. Così, si può optare per una luce verde rilassante, o magari per un ambiente più caldo con una tonalità rossa. In questo luogo realizzato con materiali pregiati e dettagli sportivi non manca lo spazio, compreso quello per i bagagli, che è di 550 litri.
Al volante: il SUV che non ti aspetti
Assetto sportivo M, trazione integrale, sterzo ad assistenza variabile, c’è tutto quelle che serve su questa X3 per guidare con grande coinvolgimento in tutta sicurezza. Con il volante a tre razze tra le mani ed un sedile che avvolge nel modo giusto, ma che non stanca nemmeno dopo tanti chilometri, ci si sente padroni della strada, anche per via di una posizione di guida rialzata che consente di dominare la situazione. Il bello è che l’auto ha un assetto stabile, comunicativo, ed il volante trasmette quelle sensazioni di solito riferite dalle berline della Casa dell’Elica. Insomma, la X3 è una BMW a tutti gli effetti, e con il 2.0 diesel viaggia spedita grazie ai 190 CV ma soprattutto ai 400 Nm di coppia. Così, nonostante la mole, comunque importante, scatta da 0 a 100 km/h in 8 secondi. Certo, ci sono motorizzazioni più potenti, ma questo 2 litri a gasolio rappresenta la soluzione ideale per avere prestazioni brillanti e consumi contenuti, visto che consente di percorrere 100 km con 6 litri di carburante. Inoltre, con tutti gli aiuti alla guida disponibili, quest’auto va quasi da sola, basta tenere sempre le mani sul volante, e, in un contesto come quello autostradale, mantiene la distanza di sicurezza, frena, accelera, rimane in carreggiata, si ferma e riparte in autonomia.
Prezzo: 59.350 euro
In un contesto così appagante, forse l’unica nota stonata è il prezzo di 53.350 euro, che chiaramente è commisurato ai contenuti ed al blasone del brand, ma costringe a delle integrazioni per avere accessori che appaiono quasi irrinunciabili su un’auto del genere.