Una sentenza della Cassazione ha stabilito che gli alberi a meno di 6 m dalla sede stradale debbano essere messi in sicurezza con il guard rail.
Una sentenza della Cassazione ha stabilito che gli alberi a meno di 6 m dalla sede stradale debbano essere messi in sicurezza con il guard rail.
Una sentenza della Cassazione ha condannato l’Anas a risarcire la famiglia di una automobilista deceduta in seguito allo schianto della sua auto contro un albero situato ai margini di una strada statale. La pronuncia della corte suprema costituisce un precedente vincolante per tutti i tribunali d’Italia, che d’ora in avanti – in caso di ricorso – dovranno ritenere fuorilegge tutti gli alberi che si trovano a meno di 6 metri dalle strade italiane.
Una sentenza bomba, dato che sono centinaia i chilometri di strada con ai margini filari di alberi non a norma, che dovranno ora essere messi in sicurezza dal gestore della rete stradale della penisola. Come? Con l’installazione di guard rail o, nel caso meno auspicato, con l’abbattimento della pianta.[!BANNER]
La Cassazione, nella sua sentenza riferita a un sinistro occorso sulla strada statale 75 “Centrale umbra”, si è basata sull’articolo 26 del regolamento entrato in vigore il primo gennaio del 1993, che vietava la presenza di alberi a meno di 6 metri dal ciglio della strada: la norma, fino a questo momento, non sembrava retroattiva e dunque non riferita agli alberi preesistenti (la maggior parte), ma solo a quelli piantati da quel momento in poi. A ben 17 anni di distanza, finalmente, si è fatta chiarezza su questo tema e si è precisato che la norma riguarda tutte le piante di alto fusto presenti lungo le strade extraurbane d’Italia.