Metano: a breve il rifornimento self service sarà realtà

Francesco Giorgi
29 Gennaio 2019
Metano auto

Il “pieno” di gas naturale in modalità fai-da-te e senza gli addetti sta per concretizzarsi: lo indica il via libera della Commissione europea in cui si autorizza il self service per il milione di veicoli a metano in Italia.

È “pulito” e relativamente economico (in proporzione a benzina e gasolio). E che il metano rappresenti una valida alternativa ai due principali combustibili, lo ha stabilito, dati strumentali alla mano, l’Ecotest 2018 svolto dai tecnici ADAC (l’Automobile Club tedesco: qui il nostro approfondimento), dal quale è emersa, con onore, la piccola Fiat Panda TwinAir 0.9 Natural Power bifuel benzina-metano, giudicata all’atto pratico (vale a dire: sulla base di severe rilevazioni che tenevano conto di tutte le emissioni prodotte dai veicoli durante il normale utilizzo su strada) persino superiore di alcune elettriche e ibride, piazzandosi al sesto posto della ideale “top ten” ADAC: addirittura “a pari merito” con la elettrica più venduta al mondo, ovvero Nissan Leaf; e persino davanti all’”elettro-SUV” di nuova generazione Jaguar I-Pace. A rafforzare l’ottimo risultato di Fiat Panda, il decimo posto 3 la dodicesima posizione raggiunti da altri due modelli alimentati a gas naturale: Opel Astra 1.4 e Volkswagen Caddy 1.4 TGI BlueMotion.

Per sua natura, in effetti, il gas naturale è, al pari del GPL, particolarmente indicato – in termini di gestione dei costi – per gli automobilisti che hanno necessità di percorrere elevati chilometraggi quotidiani, così come per quanti necessitino di raggiungere le Ztl ed i quartieri centrali delle città (qui un nostro approfondimento su auto a GPL o metano: quale conviene di più).

Ad una ulteriore diffusione del gas naturale per autotrazione manca un adeguamento normativo nazionale alle modalità di rifornimento del metano. O, per meglio dire: mancava. Già, perché in queste ore – informano FederMetano e MetanoAuto in un comunicato congiunto – arriva una notizia che farà piacere ai molti possessori di autoveicoli alimentati a gas naturale, che secondo i più recenti consuntivi ACI ammontano, in Italia, ad oltre 900.000: si tratta del “via libera” da parte della Commissione europea al provvedimento di autorizzazione del rifornimento di metano in modalità self service.

Ecco il testo completo del comunicato:

“È terminato il periodo di consultazione in Commissione Europea dello schema di decreto che modifica il testo, attualmente in vigore, della norma inerente l’esercizio degli impianti di distribuzione stradale del gas naturale per autotrazione e che permetterebbe il rifornimento di metano in modalità self service. Il testo ha superato il vaglio europeo senza ulteriori osservazioni e variazioni. Ora dovrà passare alla firma dei due ministeri competenti (Ministero dell’Interno e Ministero dello Sviluppo Economico) prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale che, auspicabilmente, dovrebbe avvenire entro fine febbraio 2019. La nuova norma entrerà in vigore dopo 30 giorni dalla data di pubblicazione”.

Ciò significa che, dopo l’auspicabile “disco verde” da parte dei due Ministeri interessati, e la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, l’entrata in vigore della nuova norma potrebbe avvenire intorno alla fine di marzo, o al più tardi per l’inizio di aprile.

Si tratta, per l’”esercito di metano-automobilisti” (in Italia sono circa 930.000, oltre un terzo dei quali concentrati nelle regioni di nord est, con in testa l’Emilia Romagna, seguita da Marche e Veneto: dati ACI a tutto il 2017) di un concreto programma di incentivo ad un più ampio utilizzo del gas naturale, per troppo tempo rimasto “prigioniero” del rifornimento da parte di addetti adeguatamente formati, e per questo legato agli orari di lavoro, che obbliga gli automobilisti al volante di veicoli a gas naturale a potere rifornirsi esclusivamente nelle ore diurne o di turno, senza potere fare il pieno di metano in altre fasce orarie (durante la notte, per fare un esempio).

Del resto, come evidenziava alcuni mesi fa la presidente FederMetano Licia Balboni in un servizio pubblicato da La Stampa, “L’Italia è dal secondo dopoguerra pioniera nel settore del metano per autotrazione; tutt’oggi siamo leader mondiali per tecnologie di sviluppo e diffusione del gas naturale compresso per mobilità”. Sono circa 1.250 le stazioni di rifornimento presenti nel nostro Paese: fra le ultime progettazioni in ordine di tempo, la prima aera di servizio polifunzionale – metano e non solo: anche colonnine per la ricarica di veicoli elettrici – in Sardegna (nell’isola la rete distributiva del gas naturale era assente fino a poco tempo fa) realizzata a Villacidro (Cagliari) dal Gruppo di distribuzione agroalimentare “Isa”.

Al “via libera” per il rifornimento di metano self service mancava il recepimento, da parte dell’amministrazione nazionale, della DAFI-Directive on the deployment of alternative fuels infrastructure, decreto legislativo che attua la direttiva comunitaria 2014/94/UE in materia di requisiti e linee-guida inerenti la realizzazione di infrastrutture per combustibili alternativi. In particolare, la possibilità di rifornire il proprio autoveicolo a metano attraverso il self service, era presente in Italia dal 2014, tuttavia difficilmente realizzabile dai proprietari delle stazioni di servizio: “C’erano veri e propri ostacoli tecnici – sottolineava Balboni ai taccuini de La Stampa – che adesso (prima metà del 2018, n.d.r.) sono stati superati dalla nuova normativa, frutto di un tavolo tecnico di lavoro che ha preso il via nel 2017 ed è terminato nella primavera 2018, al quale hanno preso parte rappresentanti del Ministero degli Interni e delle Associazioni di categoria e Vigili del fuoco”.

Il provvedimento, per il quale lo scorso 21 gennaio è terminato il periodo di consultazione in Commissione europea, potrebbe dunque mutare radicalmente, ed in meglio, le abitudini degli automobilisti, e contribuire ad una maggiore diffusione degli autoveicoli alimentati a gas naturale (qui la nostra analisi sui dati di mercato 2018 relativi alle auto GPL e metano), che attualmente incidono per quota di mercato sull’1,9% ma hanno conosciuto, lungo l’intero arco dello scorso anno, una crescita complessiva nell’ordine del 14%.

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