L’idrogeno potrebbe essere la soluzione definitiva per la mobilità del futuro. Si basa su questa considerazione una proposta di legge che mira a diffondere questo genere di veicoli.
L’elettrificazione del mondo dei trasporti deve passare per l’idrogeno, almeno secondo la proposta di legge della Fondazione H2U The Hydrogen University che prevede un finanziamento per incentivare l’uso di veicoli alimentati con questo carburante gassoso.
La proposta ha incontrato l’appoggio di diversi parlamentari e si basa su alcune considerazioni che Nicola Conenna, presidente della fondazione H2U, illustra in questo modo: “Negli ultimi tre anni, grazie a un investimento di 10 miliardi di euro, le fuel cell hanno fatto uno straordinario salto tecnologico. Oggi sono grandi come un computer portatile e pesano poco più di 10 chili, invece dei 400 delle batterie. Anche il pieno di idrogeno che le alimenta, e che consente di percorrere da 600 a 800 chilometri, è molto più leggero di quello tradizionale, solo 5-8 chili, e si fa in tre minuti. Inoltre se si mettono assieme due fuel cell si ottiene abbastanza energia per far viaggiare senza problemi un camion. Con queste prestazioni non c’è gara: il futuro è dell’idrogeno. Anche perché i prezzi crolleranno ed entro 5 anni queste macchine saranno competitive anche dal punto di vista del costo”.
Alcune stime parlano di oltre 10 milioni di auto a idrogeno entro il 2030, per cui da più parti si ritiene importante un piano di incentivi che possa favorire la diffusione di questo genere di veicoli. La proposta di legge punta su un investimento di 100 milioni di euro per il Piano nazionale idrogeno che dovrebbe allineare l’Italia a quei paesi che hanno già scommesso su questa tecnologia propulsiva.
Guardando ai costruttori si può notare che Toyota ha investito ben 4 miliardi di dollari e si prepara ad ampliare il suo stabilimento da cui escono i modelli a idrogeno, mentre in terra europea si segnalano Bmw e Mercedes con dei piani di espansione della rete di distributori che al momento conta 150 stazioni, con una presenza preponderante in Germania e altre postazioni a Parigi, Londra, Nord Europa e Spagna, mentre nel nostro paese l’unico punto di rifornimento si trova Bolzano.