Finale al cardiopalma per la gara messicana della Formula E con Di Grassi che trionfa all’ultima curva davanti ad un competitivo Wehrlein.
La Formula E continua a stupire ad ogni gara, ed il finale che è andato in scena nell’appuntamento messicano ne è una riprova. Infatti, l’Audi è tornata alla vittoria ma in maniera sorprendente, sconvolgente, giocando d’astuzia e sfruttando l’esaurimento dell’energia della Mahindra di Wehrlein.
Fino all’ultima curva infatti, il pilota della Casa indiana aveva fatto le cose per bene, riuscendo a resistere agli attacchi di Luca Di Grassi, uno che la categoria la conosce bene, visto che è stato campione assoluto della serie. Ma all’ultima curva arriva il colpo di scena: la monoposto di Wehrlein si pianta e l’Audi di Di Grassi transita per prima sotto la bandiera a scacchi.
La beffa per l’ex pilota di Formula 1 è stata la retrocessione in sesta posizione per un taglio in curva 4, ma comunque Wehrlein ha dimostrato la sua grande capacità d’adattamento alla Formula E. Così, sono saliti sul podio Da Costa e Mortara, rispettivamente, in seconda e terza posizione.
Un epilogo che dimostra come sia importante rimanere fuori dai guai, nella fattispecie contatti di gara, in cui è rimasto coinvolto Vergne colpito da Piquet. Inoltre, con le vetture di nuova generazione, capaci di terminare le gare grazie alla capacità del loro pacco batterie, bisogna gestire per bene l’autonomia per evitare perdite di potenza nelle fasi cruciali delle competizioni e, soprattutto, alla fine.
In attesa del prossimo appuntamento, che si terrà ad Hong Kong il 10 marzo, è D’Ambrosio a comandare la classifica piloti con 53 punti, mentre Da Costa e Bird seguono, rispettivamente, a 46 e 45 punti.