Per il debutto di fronte al grande pubblico, la “super spider” di Woking da 600 CV viene allestita dalla Divisione McLaren Special Operations e riceve un’immagine dichiaratamente “corsaiola”.
Anche se le nuove tecnologie in materia di elettrificazione vengono scritte a caratteri cubitali sui taccuini delle priorità da parte dei big player, e ne concretizzano le strategie in materia di sviluppo meccatronico rivolto alla produzione in grande serie, è alle supercar – le quali, in ogni caso, portano in dote avanzati studi sull’aerodinamica, sull’efficienza del gruppo propulsore, sulla telaistica – che va sempre la palma di modelli più osservati alle grandi rassegne dedicate alle novità automotive.
McLaren, in questo senso, non fa eccezione. Il marchio di Woking, fra i più prolifici nel segmento “supercoupé” in virtù delle numerose serie speciali e dell’articolato ventaglio di modelli che ne identifica la lineup a meno di un decennio dal suo debutto sul mercato, torna al Salone di Ginevra (qui una nostra panoramica sull’imminente edizione 2019, che aprirà al pubblico giovedì 7 marzo per concludersi domenica 17) ad un anno esatto dalla spettacolare anteprima della hypercar Senna, vettura-omaggio all’indimenticato paulista tre volte campione mondiale F1 (ed in tutte e tre le occasioni al volante delle monoposto McLaren), con la propria ultima creazione, in ordine di tempo.
McLaren 600LT Spider: c’è la cura MSO
Si tratta della “ultra-roadster” McLaren 600LT Spider, svelata ufficialmente all’inizio di quest’anno come derivazione di 600LT Coupé e quinto modello della “famiglia” Longtail (denominazione che riporta all’immaginario degli enthusiast la celebre dinastia delle F1 GTR Long Tail derivate dalla prima edizione vittoriosa – al debutto – alla 24 Ore di Le Mans del 1995 e che vennero impiegate con notevole successo, nelle competizioni, nella seconda metà degli anni 90 e fino all’alba del nuovo Millennio; ed attualmente ripresa dalla supercoupé 675LT, configurata anche Spider): dopo la presentazione delle scorse settimane, per McLaren 600LT Spider si annuncia il vernissage all’imminente Salone di Ginevra.
Per l’occasione, lo stand McLaren ospiterà un esemplare realizzato ad hoc dalla Divisione MSO-McLaren Special Operations, reparto della factory di Woking specializzato nello sviluppo di edizioni in serie limitata e di personalizzazioni in funzione delle esigenze del singolo cliente.
Tutto il carbonio che c’è
Nel dettaglio, l’intervento – “ovviamente” artigianale – di MSO per McLaren 600LT Spider prevede, al corpo vettura, il ricorso ad una tinta carrozzeria Dove Grey con accenti in Napier Green, tonalità che venne a sua volta impiegata per McLaren 675LT, modello che nell’evoluzione delle vetture prodotte a Woking ha preceduto 600LT Coupé, e da allora disponibile esclusivamente come colorazione MSO Bespoke. McLaren segnala, a questo proposito, l’adozione di una particolare tecnica di applicazione dei dettagli Napier Green (splitter anteriore, soglie ed inserti delle porte, diffusore inferiore), mutuata dalla vasta esperienza della factory nelle competizioni: la vernice, come già avvenuto per McLaren 720S GT3 e 570S GT4, viene compressa in un film leggero e flessibile che garantisce una corrispondenza cromatica su misura di alta qualità. Il medesimo Napier Green è inoltre presente sulle pinze freno e, nell’abitacolo, sulla “tacca” a ore 12 del volante.
Da notare, in base alle indicazioni rese note dai “piani alti” di Woking ed a beneficio… degli occhi del pubblico, il ricorso all’intero portfolio di “pacchetti” in fibra di carbonio disponibili: dagli MSO Defined Visual Carbon Fibre Front Fender Louvres, le “branchie” (“gilts”) che sono rapidamente diventate una delle opzioni più popolari per 600LT; all’apposizione (anche in questo caso risulta evidente l’omaggio a McLaren 675LT) degli elementi esterni in fibra di carbonio a vista con finitura satinata; alla finitura in Carbon Black per il tetto rigido retrattile MSO Bespoke; la configurazione esteriore si completa con la finitura in nero lucido per i cerchi a 10 razze.
Abitacolo: connotazione racing
All’interno, l’abitacolo di McLaren 600LT Spider by MSO che farà bella mostra di se al Salone di Ginevra riceve uno specifico kit in fibra di carbonio (compresi i pannelli porta ed i fianchetti del tunnel centrale), il rivestimento del padiglione e il volante in Alcantara, alcuni dettagli MSO specifici (pedale dell’acceleratore inciso con marchio 600LT, la immancabile targhetta personalizzata per ogni esemplare), i sedili dal guscio in fibra di carbonio mutuati da McLaren Senna, ed il montaggio del sistema MTT-McLaren Track Telemetry con funzioni di rilevamento tempi sul giro e tre telecamere per la registrazione delle performance.
Motore: 600 CV bastano?
Invariata (del resto ce n’è abbastanza per entusiasmarsi) la configurazione di propulsore: McLaren 600LT Spider by MSO porta in dote la nota unità motrice V8 da 3,8 litri e 600 CV di potenza sovralimentata con doppio turbocompressore ed aggiornata nel circuito di raffreddamento ed all’impianto di scarico, in grado di spingere la “super-spider” di Woking ad una velocità massima di 324 km/h – 315 km/h a tetto ripiegato – e di assicurarle uno scatto da 0 a 100 km/h in 2”9 ed un tempo di 8”4 per l’accelerazione da 0 a 200 km/h.