Le questioni legali frenano l’operazione formale che perfezionerà l’acquisizione di Porsche da parte della Casa di Wolfsburg.
Le questioni legali frenano l’operazione formale che perfezionerà l’acquisizione di Porsche da parte della Casa di Wolfsburg.
Subisce un’altra battuta d’arresto la fusione tra Volkswagen e Porsche, operazione formale che segue l’acquisizione del piccolo Costruttore di Zuffenhausen da parte del gigante di Wolfsburg. Dopo le interruzioni avvenute all’inizio delle trattative a causa di “un’atmosfera poco costruttiva”, i tempi si allungano e prende forma anche la possibilità che l’operazione salti del tutto.
Il rinvio è dovuto all’inchiesta non ancora conclusa nei confronti di due ex manager Porsche, Wendelin Wiedeking e Holger Haerter, accusati di aver manipolato i prezzi delle azioni. “L’esito delle indagini è rilevante per la valutazione delle richieste di risarcimento danni sollevate contro Porsche sulla base di una presunta manipolazione di mercato. Tale valutazione deve essere fatta ai fini della fusione di Porsche in Volkswagen“, ha dichiarato Porsche in un comunicato.
L’operazione doveva infatti concludersi nel 2011, ma “le valutazioni giuridiche e fiscali della fusione subiranno un ritardo”, prosegue l’annuncio della Casa di Stoccarda. “Ciò riduce anche la probabilità che la fusione possa essere raggiunta sulla base della tempistica fissata nel progetto preliminare”.
Resta invariato invece il progetto di un’estensione di capitale da 5 miliardi di euro per Porsche entro la fine di maggio per ridurre l’indebitamento. Lo scorso novembre infatti il consiglio di sorveglianza, in una riunione straordinaria, aveva approvato l’aumento e la cessione di una quota della società allo Stato del Qatar.[!BANNER]