La possibile fusione tra i due colossi dell’auto ha ricevuto anche l’appoggio di Robert Peugeot amministratore delegato della holding di famiglia FFP.
Una possibile fusione tra il Gruppo PSA e FCA ormai è più di una semplice ipotesi, infatti la famiglia Peugeot è pronta a sostenere il colosso francese in una operazione di questo tipo con un altro player internazionale come Fiat-Chrysler. Le voci di un possibile accordo tra le due parti hanno fatto letteralmente schizzare i titoli sia di PSA che di FCA, con Fiat Chrysler che ha visto aumentare la propria quotazione del 5%.
Robert Peugeot, amministratore delegato della holding di famiglia FFP, in una intervista rilasciata a “Les Echos” ha voluto sottolineare il suo sostegno al CEO di PSA, Carlos Tavares, affermando che: “Sin dall’inizio abbiamo appoggiato il progetto Opel. Se un’altra occasione si presenta, certo non saremo noi a frenare. Carlos lo sa serve sempre un allineamento degli astri affinché un sogno si concretizzi, anche se finora nel suo ufficio non è ancora arrivato nulla di tutto questo.
Secondo il magazine d’oltre alpe, tra i potenziali partner di PSA ci sarebbero Jaguar Land Rover e General Motors, ma in pole position sembra ci sia Fiat Chrysler Automobiles. La composizione societaria di PSA vede la famiglia Peugeot vantare una delle quote più sostanziose del Gruppo transalpino insieme allo Stato francese che detiene il 12% del capitale e al colosso cinese Dongfeng. Sembra proprio che la Francia potrebbe spingere verso la creazione di un nuovo colosso globale sulla falsa riga dell’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, composto appunto da PSA e FCA.
Secondo indiscrezioni, Tavares vorrebbe sfruttare la presenza di Fiat Chrysler sul mercato nord americano per trasformare PSA da un Gruppo europeo ad un colosso globale. Se l’operazione di fusione-acquisizione dovesse andare in porto, PSA e Fiat Chrysler creerebbero un Gruppo capace di distribuire oltre 8,5 milioni di vetture ogni anno, ovvero un numero vicino ai 10 milioni di veicoli distribuiti dai maggiori competitor del settore automotive mondiale, ovvero il Gruppo Volkswagen, Toyota e Renault-Nissan-Mitsubishi.
Ricordiamo inoltre che PSA può vantare un 2018 da record, capace di archiviare un utile netto di 2,83 miliardi di euro, che equivale ad un +47% rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda i ricavi, il balzo registrato è stato pari al 18,9% che si traduce in 74,03 miliardi di euro. L’ottimo risultato è stato ottenuto grazie all’aumento di vendite generato dall’acquisizione dei brand Opel e Vauxhall avvenuta nell’estate del 2017.