Tesla chiude il primo trimestre del 2019 con consegne in calo rispetto ai tre mesi precedenti. A pesare anche alcuni problemi logistici.
Sono numeri in chiaroscuro quelli pubblicati da Tesla e relativi alle vendite del primo trimestre del 2019. Il costruttore di Palo Alto ha infatti registrato un aumento delle consegne del 110% se confrontato con i dati dei primi tre mesi del 2018, mentre è sceso del 31% nel confronto con le consegne effettuate nel trimestre precedente, ovvero negli ultimi tre mesi dell’anno scorso.
Il mercato di Tesla è stato particolarmente vivo soprattutto negli ultimi dieci giorni di marzo, quando si è avuto un notevole aumento delle vendite. Il gruppo ha comunque segnalato alcune difficoltà di tipo logistico per le spedizioni di vetture verso Europa e Cina, con il risultato di subire un rallentamento delle immatricolazioni pari al 50% tra il primo gennaio e il 21 marzo. Le vetture non consegnate a causa di questo ritardo saranno distribuite ai clienti tra aprile e giugno, per cui entreranno nel conteggio del prossimo trimestre.
Dall’inizio del 2019 la Tesla ha prodotto 77.100 vetture, ovvero l’11% in meno di quanto fatto nel quarto e ultimo trimestre del 2018. Questo ha causato la delusione del mercato e degli analisti, i quali comunque riconoscono come “attenuanti” sia le difficoltà logistiche che hanno rallentato le consegne su alcuni mercati, sia il taglio degli incentivi che il Governo USA eroga per l’acquisto di vetture a zero emissioni.
Entrando nel dettaglio dei risultati pubblicati da Tesla, si apprende come la Model 3 abbia totalizzato nei tre mesi appena trascorsi 50.900 consegne, quindi meno delle 54.600 previste dagli operatori di mercato e meno delle 63.359 del trimestre precedente. In calo sono anche la Tesla Model X e la Tesla Model S, che insieme hanno raggiunto quota 12.100 esemplari venduti.