Alvaro Bautista e la Ducati Panigale V4 continuano nel loro assolo di vittoria. Anche ad Aragon sono tre vittorie sue tre, nove su nove dall’inizio della stagione.
La nuova stagione di Superbike 2019 è iniziata con un nuovo padrone, che sta dettando i ritmi e sta vincendo ogni gara disponibile fin qui disputata. Tre gare disputate a Phillip Island, tre vittorie. Tre gare disputate a Buriram in Thailandia, altre tre vittorie. Adesso tre gare ad Aragon e ancora tre successi. Stiamo parlando ovviamente del binomio Alvaro Bautista e Ducati Panigale V4, un sodalizio che sta annientando ogni tipo di competizione all’interno del campionato delle derivate di serie. Nessuno si sarebbe immaginato che lo spagnolo, alla sua prima stagione di SBK, ma soprattutto che la Ducati Panigale V4 anch’essa all’esordio assoluto, sarebbero stati così vincenti, così dominatori. E invece dopo il regno del cannibale Rea, ci stiamo incamminando verso un altro dominio, quello di Bautista-Ducati.
Tutti pensavano che con il cambio di regolamento si potesse ridare alla Superbike quella competizione fatta di bagarre fino all’ultima curva, in cui tutte le case partecipanti potessero dire la sua, specialmente dopo questi ultimi anni in cui la Kawasaki e Johnny Rea hanno fatto il bello e il cattivo tempo. Invece assistiamo, ancora oggi, a gare dove conosciamo il sicuro il vincitore e dove lo spettacolo e la lotta è solo dal secondo posto in giù. Ma chi grida allo scandalo e si auspicherebbe delle restrizioni al potenziale della Ducati fa male, perché è il solo Bautista a saper sfruttare al meglio questa moto. Infatti il suo compagno di squadra, Chaz Davies, uno che negli ultimi anni ha lottato con le unghie e con i denti contro Rea, vincendo moltissime gare in sella alla Panigale R bicilindrica, soltanto ad Aragon è riuscito a salire sul podio per due volte (con due terzi posti). Bautista e la Panigale V4 hanno trovato l’alchimia giusta, nient’altro da aggiungere.
Per quanto riguarda la gara di Aragon, detto della netta superiorità di Bautista, abbiamo trovato un Rea capace di collezionare ancora degli ottimi secondi posti, abbiamo visto un ritrovato Davies e un altrettanto redivivo Leon Haslam che ha sfiorato per ben due volte il podio. Lowes è il migliore delle Yamaha, mentre Van Der Mark e Melandri hanno vissuto un weekend decisamente negativo. Laverty salva il salvabile con un buon sesto posto, mentre Sykes e la BMW sprofondano al dodicesimo posto in gara. Prossimo appuntamento il 12 e 14 aprile in Olanda, e vedremo se Bautista sarà in grado di suonare ancora la sua sinfonia di vittoria.