Nel paddock della Formula E, a Roma, erano presenti anche generatori a gasolio per la produzione di energia elettrica.
L’e-prix di Roma di Formula E disputatosi sabato scorso si è rivelato l’ennesimo successo di pubblico grazie ai tanti fan e curiosi accorsi nella Capitale, tutti pronti a vedere sfrecciare le monoposto elettriche sul circuito cittadino allestito per l’occasione. Un buon riscontro presso il pubblico dettato sicuramente da curiosità per un campionato “nuovo”, ma soprattutto molto pubblicizzato a livello mediatico per la filosofia green su cui si basa.
Proprio riguardo alla componente ecologica della Formula E si va discutendo da tempo presso addetti ai lavori e appassionati, con i social network che raccolgono puntualmente critiche e attestati di stima più o meno in egual misura verso la nuova categoria a zero emissioni. Proprio sul Web emergono spesso alcune contraddizioni piuttosto evidenti, come successo proprio per l’e-prix di Roma e alcune colonnine utilizzate per la ricarica elettrica presenti nel paddock.
Nelle immagini circolate sui social si vede infatti una colonnina EnelX, uno dei partner della Formula E, nei pressi di un generatore Aggreko alimentato a gasolio: proprio il carburante d’origine fossile più odiato e discusso degli ultimi anni a causa del suo impatto ambientale.
Va chiaramente precisato che il gruppo elettrogeno in questione non era destinato alla ricarica delle monoposto che prendono parte al campionato di Formula E, ma serviva per fornire energia elettrica alle strutture provvisorie, agli stand ed eventualmente ad altre vetture impegnate nelle gare di contorno o ai veicoli dimostrativi presenti all’evento romano.
Aggiornamento:
La redazione di Motori.it ha contattato l’azienda Aggreko, produttrice dei gruppi elettrogeni utilizzati durante il GP di Roma. L’amministratore delegato, Vincenzo Greco Manuli, ha dichiarato: «i generatori sono alimentati a gasolio, ma vengono forniti unicamente con funzione di backup alla rete. Per poter alimentare in tempi rapidi contemporaneamente tutte le automobili occorrerebbe una potenza straordinaria. In pratica la rete elettrica urbana dovrebbe mettere a disposizione una centrale solo per l’evento. In ogni caso i generatori non sono la fonte primaria di energia per l’evento e, inoltre, utilizzano un protocollo per la riduzione dei consumi che tiene spente le macchine il più possibile. Per il futuro stiamo sviluppando un sistema di batterie capaci di lavorare in parallelo con i gruppi elettrogeni che raggiungeranno un’efficienza mai vista prima».
#RomeEPrix ? pic.twitter.com/JsVWv9HaFj
— DanieleSpata (@cinicodippiu) 13 aprile 2019