Al Salone di Shanghai, accanto alla Evora GT4 attesa nel 2020, Lotus ufficializza in una sequenza filmata il progetto “Type 130”, che contraddistinguerà il nuovo corso di Hethel nell’elettrificazione.
Un video teaser annuncia la nuova strategia Lotus, che per il futuro (a breve termine, viene da ipotizzare, essendo il progetto in fase di esecuzione, a quanto pare) si estenderà verso l’elettrificazione. L’annuncio, da parte dei vertici del marchio di Hethel, arriva un po’ a sorpresa nelle ore di apertura del Salone di Shanghai 2019, ed a brevissima distanza dall’anticipazione di Evora GT4 Concept, prefigurazione della nuova configurazione racing per la coupé alto di gamma della factory ora nell’orbita del colosso cinese Geely. Si può immaginare, sebbene ciò fosse nell’aria da diversi mesi tenuto conto degli ambiziosi programmi di riposizionamento del “brand” e della relativa gamma (qui la nostra notizia dei mesi scorsi), che proprio grazie al nuovo controllo della holding che nel proprio portafoglio detiene la maggioranza delle quote Volvo, la storia di Lotus si avvii ad un capitolo tutto nuovo: la scorsa estate, i “piani alti” della società cinese avevano annunciato, a favore di Lotus, un monte-investimenti nell’ordine di 1,5 miliardi di sterline, finalizzato alla messa in cantiere di alcuni progetti tutti nuovi (un SUV, una sportiva “baby” che potrebbe prendere il posto, se non quantomeno affiancarla, della longeva e bestseller Elise; una supercar di alta gamma e ad altissime prestazioni) e, contestualmente, ampliare gli impianti di produzione di Hethel, creare nuovi posti di lavoro (non meno di 200 fra ingegneri e tecnici), fondare un nuovo Centro stile (a Coventry, storicamente uno degli “hub” automotive nel Regno Unito) ed impiantare una seconda factory Lotus nelle West Midlands.
Nel dettaglio, la novità svelata dai vertici Lotus al Salone di Shanghai rappresenta una prima indicazione di Lotus Type 130: un’anteprima epocale per la factory fondata da Colin Chapman che lo scorso anno ha celebrato i settant’anni dalla costruzione delle prime vetture (i kit di conversione per Austin Seven), e per due motivi: rappresenta il primo progetto totalmente nuovo per Lotus dal 2008; e sarà la prima supersportiva elettrica nella storia del glorioso marchio che ha scritto pagine memorabili nel motorsport.
Ed è guardando al proprio passato che Lotus inizia a tracciare il futuro: lo dimostra la breve sequenza video, simbolicamente accompagnata dallo slogan di apertura “We dare” (“Noi osiamo”), puntando i riflettori sulle molteplici innovazioni all’insegna della leggerezza, dell’attenzione assoluta alle dinamiche del veicolo ed alla costruzione dei telai che Colin Chapman, ed i tecnici che nel tempo gli si affiancarono, propose sul mercato dopo averli adeguatamente saggiate nelle competizioni.
Il filmato passa in rassegna alcuni dei modelli-chiave nella storia Lotus: dalla Type 25, prima monoscocca della F1, che diede a Jim Clark il primo titolo mondiale nel 1963; alla Type 49, monoposto che inaugurò l’adozione dei motori Ford Cosworth V8, degli alettoni e conquistò il Campionato del mondo F1 nel 1968 con Graham Hill; alla Type 72 (due volte iridata: 1970 con Jochen Rindt; 1972 con Emerson Fittipaldi) dall’accuratissima ricerca aerodinamica e dalla vita agonistica eccezionalmente lunga; e, a rappresentare i modelli stradali, la Type 26 (Lotus Elan), la Type 14 (prima generazione di Lotus Elite, prodotta fra il 1957 ed il 1963), la Type 82 (Lotus Esprit) e la Type 111 (ovvero la “dinastia” Elise). In ultimo, viene ritratta per qualche secondo una prima indicazione del profilo laterale (dalle spiccate doti aerodinamiche) di Lotus Type 130, che mette in evidenza un corpo vettura a due posti e abitacolo collocato in posizione piuttosto avanzata; quest’ultimo indizio potrebbe suggerire l’adozione di un modulo powertrain collocato al centro. Ulteriori ipotesi, avanzate dalla stampa internazionale, indicherebbero una struttura a monoscocca in fibra di carbonio (un progetto che, presumibilmente, partirebbe da un foglio bianco) e, per la parte di propulsione, la partnership con Williams Advanced Engineering, azienda in questi giorni agli onori delle cronache in virtù della collaborazione instaurata con Aston Martin per lo sviluppo della superberlina elettrica Rapide E che viene presentata al Salone di Shanghai.