Nuovi dettagli in merito alla “big news” da Woking: per mercoledì 15 maggio viene annunciato il vernissage della inedita GT, quarto modello della strategia “Track25”. Nell’attesa, ecco un primo teaser.
Piano piano, dettaglio dopo dettaglio, McLaren svela gli atout della inedita “Gittì” che, non a caso, è indicata dagli stessi vertici di Woking come “Modello che darà una nuova definizione alle regole del Gran Turismo”.
Anticipata, un po’ a sorpresa, lo scorso marzo a margine del Salone di Ginevra 2019 dove faceva bella mostra di sé la novità 600LT Spider (“ultra-roadster” chiamata ad affiancare la altrettanto recente 600LT Coupé e quinto modello della “famiglia” Longtail), e protagonista di un’anteprima, alcune settimane fa, in cui qualche indizio in più – compresa la notizia di un viaggio di 1.600 km fra la base di sviluppo della McLaren vicino a Barcellona, in Spagna, al centro tecnologico McLaren di Woking – consentiva di iniziare a farsi un’idea della “McLaren da viaggio”, in queste ore un primo teaser concorre a fornire una indicazione relativa all’impostazione “di coda” del corpo vettura.
Non solo: ne viene (finalmente!) indicata la timeline di presentazione, che avverrà fra esattamente una settimana. Mercoledì 15 maggio, infatti, i “piani alti” di Woking toglieranno i veli al nuovo modello, che nuovo si annuncia in molti particolari.
La “misteriosa Grand Tourer” (scegliamo di continuare il mantenimento di questa denominazione, in attesa che – contestualmente al “vernissage” di mercoledì prossimo – ne venga comunicato anche il nome ufficiale) rappresenta, per la dinamica factory di oltremanica che in un decennio scarso ha già all’attivo un’ampia produzione, il quarto modello che fa capo al programma strategico “Track25”, evoluzione del precedente piano “Track22”: un maxi progetto riferito al 2025, per il quale viene messo sul tavolo un monte-investimenti nell’ordine di 1,35 miliardi di euro complessivi.
All’atto pratico, il “Track25” si concretizzerà nello sviluppo di 18 nuovi modelli, con un interesse di primo piano verso le tecnologie di ibridazione powertrain, che verranno perseguite – secondo quanto nel tempo annunciato dalla dirigenza McLaren – attraverso il ricorso a sistemi ibridi plug-in (con capacità di ricarica ultrarapide) e nuovi studi sui materiali compositi.
Tuttavia, stando alle prime anticipazioni che l’amministratore delegato McLaren, Mike Flewitt, aveva rilasciato al Salone di Ginevra, la nuova “Grand Tourer” (come viene al momento indicata dalla factory del Surrey) non farà parte di alcuna delle attuali lineup che compongono le proposte McLaren, ovvero “Sport Series”, “Super Series” ed “Ultimate Series” commercializzate tramite le 80 concessionarie in 30 mercati nel mondo: sarà, al contrario, un modello a se stante, per impostazione di progetto e per finalità di impiego. Vale a dire: supersportiva sì, “estrema” come le attuali varianti alto di gamma non proprio; o meglio: non secondo la ben conosciuta indole McLaren. Piuttosto, è possibile attendersi una vettura in grado di offrire al (facoltoso) enthusiast la possibilità di apprezzarne le doti nei lunghi viaggi. È altresì possibile che nella imminente “Grand Tourer” ci sia il ricorso alle nuove tecnologie di ricerca sulle scocche in fibra di carbonio in virtù della recente inaugurazione del McLaren Composites Technology Centre di Sheffield, polo di eccellenza per il quale l’azienda di Woking ha stanziato 50 milioni di sterline.
Secondo le prime indiscrezioni, le consegne dovrebbero avvenire verso la fine di quest’anno, o al più all’inizio del 2020.