Maserati sarà il laboratorio FCA sulle tecnologie di guida autonoma

Francesco Giorgi
16 Maggio 2019
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Il presidente Fiat-Chrysler, John Elkann, ha annunciato che a bordo della prossima generazione del “Tridente” ci sarà la nuova piattaforma self-driving frutto della partnership con Bmw.

Mentre la filiera automotive si interroga su come evolverà, in un’ottica a breve-medio termine, la strategia di riposizionamento industriale e di gamma per Maserati – attualmente al centro di una (ennesima) delicata fase della sua storia, che da un lato ha fatto registrare performance di vendita non propriamente positive, e dall’altro denuncia incertezza sulla futura origine delle unità motrici dopo che i vertici Ferrari ne hanno annunciato per il 2022 lo stop alla fornitura -, per il “Tridente” sembra aprirsi un nuovo capitolo di sviluppo hi-tech. Quanto poi risulterà proficuo, occorrerà attendere un po’ per vederne i risultati concreti. In ogni caso, è notizia di queste ore l’annuncio da parte dei “piani alti” FCA in merito ad un prossimo utilizzo delle tecnologie di guida autonoma a bordo di Maserati, che in tal modo sarà il primo marchio dell’orbita Fiat-Chrysler Automobiles ad utilizzare i sistemi “self-driving” prodotti dalla partnership siglata due anni fa con Bmw ed altri big player IT.

La notizia, riportata da un “lancio” di agenzia Bloomberg, fa riferimento ad una dichiarazione del presidente FCA, John Elkann, rilasciata ieri durante la cerimonia di festeggiamenti per i cento anni dell’assemblea degli industriali del comparto metalmeccanico di Torino: l’anticipazione di Elkann è, del resto, marcatamente rivolta al futuro hi-tech per l’”asse Torino-Detroit”, in quanto oltre all’annuncio del ruolo di “battistrada” per Maserati nello sviluppo della guida autonoma il presidente FCA ha rilasciato un commento sul sempre più vicino debutto di Fiat 500 elettrica che debutterà in anteprima al Salone di Ginevra 2020 e verrà poi prodotta a Mirafiori: “Ci si prepara una grande sfida, e che interesserà tanto FCA quanto l’intera filiera meccanica, che se verrà affrontata in modo pragmatico e coraggioso potrà tramutarsi in una delle più grandi opportunità per la crescita e l’evoluzione in chiave futura delle nostre aziende”.

Una proiezione al “domani” che, appunto, riguarda anche Maserati: dal grande pubblico tenuta in sempre grande considerazione in virtù delle proprie origini, della sua storia e dell’immagine “marcatamente italiana” che da sempre la contraddistingue, l’azienda fondata nel 1914 vive attualmente un periodo piuttosto incerto: dati alla mano, il consuntivo delle performance relative al primo trimestre di quest’anno ha fatto registrare un calo del 41% nelle consegne, un -38% nei ricavi ed una drastica diminuzione degli utili.

La Maserati del futuro, tuttavia, ci sarà; e, anticipa Elkann, sarà all’insegna delle nuove tecnologie. Nello specifico, il riferimento va all’agreement che nel 2017 Fiat-Chrysler Automobiles firmò insieme a Bmw, ad Intel ed a MobilEye finalizzato allo sviluppo delle tecnologie di guida autonoma Livello 3, Livello 4 e Livello 5, da attuare – secondo gli accordi – su una piattaforma tecnologica hardware e software condivisa. Si può dire, in altre parole, che Maserati assumerà un compito di capofila per FCA nell’impiego dei sistemi self-driving di nuova generazione: la timeline in questo senso non è stata ufficialmente resa nota dal presidente FCA, tuttavia Elkann ha indicato che la piattaforma tecnologica che porterà in dote i sistemi di guida autonoma debutterà sui modelli del “new deal” Maserati. È quindi possibile ipotizzarne l’adozione a bordo dei modelli che entro il 2022 – secondo l’ormai celebre programmazione strategica comunicata da Sergio Marchionne in occasione del Capital Markets Day del 1 giugno 2018 – rappresenteranno per Maserati una sostanziale evoluzione della propria gamma, in particolare nel lancio della nuova generazione di Ghibli e di Quattroporte, e soprattutto nelle proposte eco friendly che si articoleranno sulle attese proposte ad alimentazione ibrida plug-in e 100% elettrica, una delle quali sarà una specifica variante della novità Alfieri che vedremo a Ginevra 2020.

L’arrivo dei sistemi di guida autonoma sarebbe potenzialmente in grado di apportare valore aggiunto all’immagine di Maserati, che per il futuro ha notevole necessità di rinfrescare il proprio bagaglio meccatronico e tecnologico, in ordine di affrontare al meglio le sfide di riposizionamento sui taccuini delle priorità dei vertici FCA.

Maserati al Salone di Shanghai 2019, le immagini

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