Giunta alla sua terza generazione, la Mazda6 si rinnova aggiungendo un tocco sportivo alla carrozzeria e all’allestimento interno.
Giunta alla sua terza generazione, la Mazda6 si rinnova aggiungendo un tocco sportivo alla carrozzeria e all’allestimento interno.
Era il 2002 quando venne presentata ufficialmente la prima generazione. Da allora la Mazda 6 ha fatto parecchia strada ritagliandosi il suo spazio di mercato grazie a una linea dinamica, contenuti interessanti e un prezzo inferiore alla concorrenza.
Cambiare senza stravolgere
Giunta oggi alla sua terza generazione (la seconda debuttò nel 2006) la Mazda 6 si è rinnovata ancora una volta, senza però stravolgere il progetto costruttivo e la sua identità che l’ha resa nota al grande pubblico. Rispetto al modello precedente di 5 anni fa sono circa 400 le modifiche effettuate dal costruttore dentro e fuori. Per conoscerle da vicino abbiamo avuto modo di mettere alla frusta per le strade capitoline la versione Wagon top di gamma equipaggiata con il propulsore 4 cilindri diesel 2.2 Mzr-Cd da 180 cavalli (Euro 5 e dotato di filtro anti-particolato) nell’esclusivo allestimento Sport.
Design: piccoli ritocchi che fanno la differenza
Il frontale è dinamico, aggressivo, ma allo stesso tempo elegante. Il “muso” della Mazda 6 è senza dubbio riuscito ed è in grado di regalare personalità senza risultare esagerato. Rispetto alla versione precedente hanno subìto dei ritocchi la calandra centrale e i paraurti che adesso si fanno più sportivi e dove spiccano le cornici cromate attorno ai fendinebbia circolari. Immutata la vista laterale che mette in luce il profilo compatto della coda e i grandi gruppi ottici posteriori dotati di tecnologia Led. La sezione posteriore lascia invece emergere forme da vettura familiare per via del grande portellone e del paraurti che non facilita l’accesso al grande piano di carico (la capacità standard è di 519 litri ma nella versione Wagon con sedili abbattuti si arriva fino a 1.751 litri). Quanto alle misure generali, la Mazda6 Wagon è lunga 4.785 mm (solo 3 cm in più della berlina), larga 1.795 mm e alta 1.490 mm per un passo di 2.725 mm e un peso complessivo a secco di 1.500 kg.
L’abitacolo: migliorano la qualità e i dettagli
Gli interni della Mazda 6 sono rimasti praticamente identici. I designer sono intervenuti più che altro su alcuni dettagli: una cornice nero lucido per la console centrale presente anche sul volante a 3 razze (con comandi della radio, cruise control, informazioni su km percorsi e consumi proiettate sul display) e le tre manopole circolari per gestire la climatizzazione che guadagnano delle ghiere cromate migliorandone l’impatto visivo. Buona la qualità delle plastiche e dei rivestimenti. Piace la manifattura dei sedili in pelle con cuciture a vista; un po’ meno il materiale plastico “effetto silver” che delude al tatto (migliorabili anche alcuni pulsanti). Ottima invece la posizione del bracciolo centrale scorrevole che non ostacola affatto la manovrabilità del cambio e del freno a mano, ospitando al suo interno un piccolo vano portaoggetti. Se al centro della console domina il display touch-screen – non proprio sensibilissimo – con sistema di navigazione integrato e player cd nascosto dietro il pannello a cristalli liquidi, la strumentazione della Mazda6 è quanto mai essenziale. Si compone infatti di quattro elementi circolari classici con cornici cromate e retroilluminazione bicolore rosso/blu elettrico. Generoso a nostro avviso il fondo scala del tachimetro fissato a 260 km/h visto e considerato che la velocità massima dichiarata dal costruttore è di 216 km/h.
Su strada: gran coppia e cambio preciso
Il motore è il piatto forte di questa vettura si tratta di un diesel 4 cilindri in linea da 2,2 litri a trazione anteriore in grado di erogare 180 cavalli (disponibile in Italia solo nell’allestimento Sport). Una potenza di tutto rispetto per una vettura che pur rispondendo alle esigenze di una famiglia non vuole sacrificare la sua indole sportiva. Se nel 2009 Mazda prevedeva per questo propulsore tre step di potenza da 125, 163 e 185 cavalli, in quest’ultima declinazione il diesel 2,2 perde soltanto 5 cavalli per guadagnare però in termini di coppia: ben 400 Nm a soli 1.800 giri, merito dell’adozione di una turbina più piccola e di altri interventi che ne hanno migliorato l’efficienza. L’accelerazione dichiarata da 0 a 100 km/h è di 8,7 secondi.
Convince di più la ripresa in terza e quarta marcia che grazie alla coppia generosa consente di effettuare sorpassi senza indecisioni. Il tutto è gestito da un cambio manuale a 6 rapporti dagli innesti precisi e dalla breve escursione che consente un’ottima manovrabilità. Nonostante i quasi 4,8 metri di lunghezza, la Mazda6 Wagon si manovra bene anche nel traffico della capitale. Si soffre soltanto in termini di visibilità posteriore per via del lunotto poco ampio e dei vetri oscurati. In autostrada, suo terreno prediletto, la Mazda6 Wagon garantisce un giusto equilibrio fra confort di marcia e doti dinamiche. La tenuta di strada è buona, grazie a un assetto ben calibrato e ai cerchi in lega leggera da 18 pollici con pneumatici 225/45 R18.
Quanto ai consumi abbiamo potuto appurare che in città “brucia” all’incirca 7 litri per 100 km percorsi, mentre risulta più parsimoniosa nel ciclo extraurbano dove si riescono a percorrere facilmente 20 km con un litro di gasolio.
Non manca niente per 32.400 euro
Quanto a dotazione l’esemplare avuto in prova rappresenta il top di gamma (4 gli allestimenti: base, Experience, Executive e Luxury). Il pacchetto Sport infatti è persino un gradino sopra al già ricco Luxury e comprende oltre agli airbag frontali, laterali e a tendina, controllo elettronico della stabilità e della trazione, anche cerchi in lega da 18 pollici, vetri oscurati, sedili in pelle regolabili elettricamente e riscaldabili, chiave intelligente con pulsante Start per l’accensione, pedaliera sportiva in alluminio, comandi al volante, impianto audio Bose con 8 altoparlanti, sistema Bluetooth, fari Bi-xeno Afs adattativi, sensore pressione pneumatici, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, retrovisori esterni ripiegabili elettricamente, clima automatico bi-zona e infine il Rear vehicle monitoring system che in caso di sorpasso avvisa l’automobilista se sta sopraggiungendo un’altra vettura. Insomma da questo punto di vista la Mazda6 Wagon Sport 2,2 diesel 180 cv non si fa mancare nulla, per un prezzo di listino fissato dal costruttore in 32.400 euro che arrivano a 34.950 euro se si sceglie in aggiunta la vernice metallizzata (550 euro) e il navigatore satellitare integrato (2mila euro). Più accessibili senza dubbio le versioni diesel con minor potenza che partono, sempre per la versione wagon, da 24.400 euro (2,2 l da 129 cavalli allestimento base).