Il rapporto annuale TomTom Traffic Index (dati 2018) rileva la percentuale di tempo che gli utenti impiegano più del dovuto nell’attraversamento delle aree urbane.
La Città Eterna è, secondo un’analisi resa nota in queste ore, “eternamente” congestionata dal traffico. Anzi: in Italia, quella alle prese con i più gravi problemi di traffico in Italia. È quanto mette in evidenza “TomTom Traffic Index”, rapporto annuale redatto dal gruppo leader nelle soluzioni di navigazione multimediale in-car, informazioni sul traffico e mappe stradali, nel quale si è proceduto allo studio dell’intensità del traffico nelle aree urbane ed extraurbane, in funzione delle conseguenze che ciò comporta in termini di tempi di percorrenza e, quindi, fornire indicazioni su come migliorare la qualità della circolazione veicolare e su quali strumenti siano più idonei (utilizzo di auto e moto elettriche, tecnologie di guida autonoma, car sharing o car pooling).
I dati riportati nel TomTom Traffic Index – riferiti al 2018 – indicano che, in proporzione al congestionamento delle strade (dunque all’atto pratico, alle difficoltà, per chi si muove in auto o in moto, di raggiungere il posto di lavoro o i luoghi prefissati “in tempo utile”) è Roma la città italiana maggiormente congestionata dal traffico. Un primato che non fa certo piacere a quanti, ogni giorno, devono già fare i conti con la non certo facile situazione manutentiva delle strade della Capitale.
Nella (poco onorevole) graduatoria mondiale delle città più “paralizzate” dal traffico veicolare al mondo – ed è ovvio che ne facciano parte i nuclei metropolitani con le più elevate densità di abitanti -, Roma si trova in ogni caso in buona compagnia: sebbene sia in ventottesima posizione, con una percentuale di congestionamento urbano che TomTom Traffic Index stabilisce al 39% (termine che si riferisce al tempo che l’automobilista o il motociclista sono costretti a trascorrere più di quanto in media venga richiesto per l’attraversamento dell’area urbana), ben peggiore è la situazione rilevata a Mumbai, metropoli indiana in cui il congestionamento è pari al 65% e che, per questo, si guadagna il primo posto (o l’ultimo, a seconda di come la si voglia interpretare). Seguono, nell’ordine, Bogotà (la capitale della Colombia possiede una percentuale di tempo nel traffico pari al 63% più del dovuto), Lima (58%), New Delhi (58%), Mosca (56%), Istanbul, Jakarta, Bangkok (tutte al 53%), Città del Messico (52%), Recife (Brasile, 49%), Bucarest (48%), San Pietroburgo (47%), Kiev (46%), Novosibirsk (44%), Chongqing (Cina, 44%), Il Cairo (44%), San Paolo del Brasile, Rio de Janeiro, Tel Aviv, Zhuhai e Guangzhou (tutte al 42%), Los Angeles e Tokyo (41%), Santiago del Cile, Atene e Pechino al 40%.
A “pari merito” con Roma c’è Varsavia (39%), mentre un pelo meglio vengono rilevate Salvador (Brasile) e Vancouver, entrambe al 38%. Fra le grandi città europee, Londra viene classificata in quarantesima posizione, immediatamente prima di Parigi.
Relativamente alla situazione in Italia, detto di Roma, troviamo fra le città più congestionate Palermo (35%), Messina (32%), Genova (32%) e Napoli (30%). Milano, assente dalla “classifica” TomTom Traffic Index, è di fatto al sesto posto nel nostro Paese.