Destinato a conquistare un ruolo da protagonista nel segmento B avrà un listino che si colloca tra la Ecosport e la Kuga.
Arriverà a gennaio, ma sarà una delle vetture più attese dei prossimi mesi: stiamo parlando della Ford Puma, che smette i panni da coupé indossati dal 1997 al 2002 per indossare l’abito da SUV, precisamente di segmento B.
T-Roc, Juke, Captur e C3 Aircross, tanto per fare qualche nome, sono avvisate, perché la nuova proposta dell’Ovale Blu ha tutte le carte in regola per ben figurare. Come facciamo a dirvelo? Perché siamo stati in Germania, a Dusserdolf per esattezza, per conoscerla da vicino in anteprima e adesso ve la raccontiamo.
Design: una personalità unica
La linea è unica, particolare, sportiva, ma ciò non vuol dire che non sia spaziosa. Spieghiamoci meglio, è 14 cm più lunga della Fiesta, circa 6 cm più alta e 7 cm più larga, e la sua linea, come ci ha spiegato Thomas Morel, responsabile del design esterno, pur mantenendo alcuni stilemi delle Ford di ultima generazione come la calandra, vanta un design dei fari ripreso niente meno che dalla sportivissima GT. Poi c’è il montante anteriore che non ha soluzione di continuità con il frontale ma parte da un elemento in plastica nero che mette in evidenza la linea che si crea dal gruppo ottico anteriore, attraversa la fiancata e sfocia su quello posteriore. La linea di cintura alta, i passaruota muscolosi rendono dinamica la vista laterale, mentre dietro spiccano il piccolo lunotto, lo spoiler sul bagagliaio, più ampio nella variante ST-Line, ed i gruppi ottici a LED dal disegno intrigante. L’aspetto è quella di un SUV coupé e potrebbe fare tendenza, rappresentando qualcosa di nuovo rispetto ai modelli presenti attualmente nel segmento B. L’anima della Puma prima maniera è salva, ma è traslata su un’auto a baricentro alto.
Interni: spazio alla praticità
L’abitacolo non è sacrificato sull’altare del design e se la novità principale per chi siede al volante con 5,7 cm di altezza da terra in più rispetto alla Fiesta è rappresentata dal quadro strumenti digitale da 12,3 pollici (di serie sulla ST-Line optional sulla Titanium), la vera novità sta nel bagagliaio, che ha 456 litri di volume, ma può ospitare anche oggetti alti circa 1,15 m come delle sacche da golf, per via di una copertura morbida, e mantiene la larghezza di 1 m anche quando si sfruttano tutti i livelli di carico che variano in base al posizionamento dei pannelli interni. Ma la sorpresa sta nel fondo del vano, dove si trova un pozzetto di 80 litri circondato di materiale plastico facilmente lavabile e che è facile da ripulire anche da eventuali liquidi grazie alla presenza di un tappo, come ci ha mostrato orgoglioso Sigurd Limbach, a capo dello sviluppo dei veicoli Ford di segmento B. Tutto questo è stato studiato per evitare di avere il divano posteriore scorrevole che avrebbe compromesso l’abitabilità di buon livello grazie al passo maggiorato rispetto alla Fiesta.
Per il resto la plancia è quella della già citata utilitaria Ford, con tanto di schermo da 8,3 pollici per il sistema multimediale SYNC 3, con la variante ST-Line arricchita da accenti rossi nelle bocchette della climatizzazione. Interessante il quadro strumenti digitale che offre 6 personalizzazioni differenti a seconda della modalità di guida prescelta. Per i patiti del comfort ci sono anche i sedili anteriori con funzione massaggio a completare una dotazione che si annuncia ricca e specifica in base all’allestimento che può essere ST-Line, più sportivo, o Titanium, più elegante.
Motorizzazioni brillanti ed efficienti
A proposito di guida, le aspettative sono alte, non fosse altro per una carreggiata anteriore che è speculare a quella della Ford Focus, con una distanza tra le gomme anteriori superiore a quella di tutte le sue avversarie attuali. Ovviamente, l’assetto è stato rivisto rispetto a quello della Fiesta che offre la piattaforma di partenza, e la variante ST-Line poggia su cerchi da 19 pollici.
Parlando di motori quest’ultimi saranno 1.0 Ecoboost a benzina con potenze che vanno da 125 CV a 155 CV e 1.5 diesel da 120 CV (da maggio 2020). I cambi sono manuali a 6 rapporti, ma per la versione 1.0 Ecoboost da 125 CV ci sarà anche la possibilità di avere l’automatico a doppia frizione a 7 rapporti. Non mancano due varianti con sistema ibrido da 48V abbinate alle motorizzazioni a benzina di 125 CV e 155 CV.
A proposito di ibrido, questa soluzione consente di ridurre i consumi del 10%, mentre la versione ibrida più potente, quella da 155 CV, riduce la produzione di Co2 del 17 % rispetto ad un propulsore 1.5 a benzina di analoga potenza non elettrificato nonostante possa contare su performance comparabili.
Vietato parlare di prezzi, nessuno degli uomini Ford presenti si è sbilanciato sull’argomento, ma è lecito supporre, considerando i contenuti, un listino compreso tra quello di Ecosport e Kuga. Ovviamente restiamo in attesa di conferma, come sulle prestazioni, visto che non ci sono dati precisi da snocciolare al momento.
Insomma, la Ford si appresta ad ampliare l’offerta a ruote alte con la Puma che è pronta a ruggire sul segmento B.