La Casa di Monaco ha diffuso due video che mostrano gli affascinanti “segreti” che riguardano lo sviluppo e i test dei prototipi Bmw.
La Casa di Monaco ha diffuso due video che mostrano gli affascinanti “segreti” che riguardano lo sviluppo e i test dei prototipi Bmw.
Bmw ha rilasciato due interessanti video dove vengono svelati alcuni “misteri” che avvolgono i modelli prima del loro debutto sul mercato. Nel primo vengono mostrati alcuni dei centri di ricerca sparsi in tutto il mondo dove si realizzano i prototipi della Casa di Monaco, mentre il secondo mostra un duro test effettuato da alcuni muletti nella poco ospitale Death Valley, in California.
Centri di ricerca e sviluppo
Il primo filmato lungo 5,15 minuti si apre con alcune immagini che mostrano l’assemblaggio di un modello del costruttore tedesco; in seguito si susseguono velocemente i fotogrammi che mostrano i numerosi centri di ricerca e sviluppo del Gruppo Bmw tra cui Leipzig, Steyr, South Carolina e Monaco di Baviera. Il video continua con l’intervista a Manfred Steibauer, addetto ai veicoli sperimentali che spiega il delicato e fondamentale lavoro dei centri di ricerca abituati a lavorare in modo meticoloso e in tempi ristretti. Nella seconda parte del video viene mostrato come si difende la massima riservatezza dei progetti, a causa di un’eventuale possibilità di spionaggio industriale sempre in agguato: un operaio specializzato mostra come si applicano le particolari camuffatture ai prototipi, in modo da dissimulare il più possibile le forme definitive che caratterizzeranno i nuovi modelli.
Death Valley: sopravvivere ai test
Il secondo video, lungo circa la metà del primo, mostra invece un massacrante test di durata effettuato da alcuni prototipi della Casa dell’elica (ovviamente camuffati) in una delle location più inospitali del mondo: la Death Valley (Valle della morte). Situata nello stato americano della California al confine con il Nevada, la Death Valley è un deserto di circa 13.518 km2, lungo 150 km, dove vengono sfiorati di giorno punte di 50°, mentre la notte la temperatura scende a quota -35°, senza contare che in tutto il corso dell’anno piovono in tutto dai 3 a 6 cm di acqua. In queste condizioni estreme le vetture vengono strapazzate e portate al limite in modo da testare l’affidabilità di ogni componente della vettura in qualsiasi situazione. L’eccessivo calore è infatti fondamentale per provare il livello di affidabilità delle parti meccaniche come il propulsore, ma anche di accessori dedicati al comfort come ad esempio il sistema di climatizzazione, senza contare le sollecitazioni sopportate da ruote e sospensioni impegnati in improbabili fuori pista su terreni sterrati e pieni massi, buche e quant’altro.