Dopo il fallimento dell’accordo con Sollers, per Fiat potrebbero aprirsi le porte di Derways, produttore russo facente capo a Sberbank.
Dopo il fallimento dell’accordo con Sollers, per Fiat potrebbero aprirsi le porte di Derways, produttore russo facente capo a Sberbank.
Dopo aver visto saltare l’accordo con la Sollers, che alla fine si è accordata con gli americani della Ford, la Fiat è ancora alla ricerca di un partner in terra Russa, dove la casa italiana avrebbe intenzione di costruire almeno 300.000 vetture: un obiettivo ambizioso che, com’è ovvio, non può prescindere dall’aiuto di un grande gruppo locale, con una solida conoscenza del mercato del lavoro locale e del settore automobilistico in particolare.
Così, stando a quanto rivelato oggi da un quotidiano russo, Fiat starebbe valutando la possibilità di avvicinarsi alla Derways, azienda che già produce circa 100.000 vetture all’anno in partnership con i cinesi di Lifan e Liaoning e che è controllata per il 51% del capitale da Sberbank.
E proprio l’istituto bancario russo, il principale del paese, sarebbe, secondo le indiscrezioni, il fautore dei contatti con il Lingotto, fortemente interessato alla chiusura di un accordo strategico ritenuto di fondamentale importanza per la penetrazione nei mercati dell’Est, dove Fiat vorrebbe portare una gamma di modelli che va dalle berline di fascia media e alta ad alcuni veicoli commerciali leggeri, passando per alcuni modelli crossover.
La campagna russa di Fiat è però tutto fuorché semplice, dato che altre voci provenienti da Sberbank avrebbero indicato l’istituto di credito in trattative con General Motors e Kia.
Si tratta di un aspetto che apre un grande punto interrogativo sull’ipotesi di accordo con Fiat, soprattutto alla luce dei tempi che si annunciano molto stretti: se gli eventuali partner stranieri vorranno beneficiare delle agevolazioni fiscali assicurate dal governo russo dovranno infatti agire entro aprile, mese entro cui dovrà essere presentato il piano industriale frutto dell’eventuale accordo.