Il ministro Brunetta ha emanato una direttiva che indica come tagliare le spese per le auto blu, che nel 2009 hanno toccato quota 4 miliardi di Euro.
Il ministro Brunetta ha emanato una direttiva che indica come tagliare le spese per le auto blu, che nel 2009 hanno toccato quota 4 miliardi di Euro.
Dopo aver monitorato le auto blu in Italia, il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, ha emanato una direttiva sulle modalità di gestione di questo parco veicoli, oltre che per ridurne il numero e gli elevati costi di gestione, con l’obiettivo finale di tagliare almeno del 50% la spesa entro il 2012 rispetto a quanto sostenuto nel 2009, quando per acquistare, noleggiare e mantenere le auto blu ci fu un esborso di 4 miliardi di Euro a carico dello Stato.
Il ministro ritiene che i 90.000 veicoli rientranti in questa categoria si debbano e si possano tagliare. Per questo, le amministrazioni pubbliche dovranno selezionare i mezzi da tagliare, cercando di privilegiare la formula “tutto compreso” (magari di noleggio con o senza conducente) rispetto alla formula auto di proprietà, tenendo conto della cilindrata, della potenza, dei consumi, dei premi assicurativi e delle spese di manutenzione, che non devono eccedere rispetto alle esigenze di utilizzo delle auto, anche perché sono meno di 10.000 quelle in dotazione ai politici, con le rimanenti che sono appannaggio di uffici vari, dirigenti e burocrati.
Per tagliare le spese, il titolare del dicastero suggerisce di coinvolgere società di taxi, per avere trasporti di personale a costi più contenuti, magari affiancando il sistema di condivisione delle auto, noto come car sharing che avrebbe come primo vantaggio quello di una riduzione del personale che potrà essere utilizzato in maniera diversa dalle amministrazioni attraverso una serie di percorsi formativi finalizzati proprio al reimpiego.