La chiave della strategia Fiat sta nella piattaforma C-Wide sulla quale nasceranno i nuovi modelli destinati a Russia, Cina, Europa e Stati Uniti.
La chiave della strategia Fiat sta nella piattaforma C-Wide sulla quale nasceranno i nuovi modelli destinati a Russia, Cina, Europa e Stati Uniti.
Dal nord America a Cina e Russia, i piani della Fiat si stanno progressivamente ampliando su scala mondiale. In programma ci sono nuovi modelli compatti da lanciare negli Stati Uniti, in Cina e soprattutto in Russia, dove a seguito della defezione di Sollers la strategia del Lingotto appariva alquanto incerta.
La pedina più importante della strategia Fiat sui mercati emergenti (ma non solo) è la piattaforma C-Evo sulla quale è nata anche l’Alfa Romeo Giulietta. Si tratta di una buona base di partenza, soprattutto per le sue doti di rigidità torsionale e resistenza agli urti (che hanno permesso alla Giulietta di risultare la più sicura della categoria).
Allargata di 4 cm, la piattaforma C diventerà così la C-Wide destinata a far nascere la futura Dodge Avenger prevista per il 2013,ma anche i modelli destinati ai mercati cinese e russo. Non solo, perché nasceranno anche una nuova berlina Fiat e un modello Lancia per l’Europa.
La questione, però, è un po’ più complessa. Se il modello Dodge verrà costruito negli States, l’ad di Fiat-Chrysler Marchionne ha siglato accordi con la cinese Guangzhou Automobile Group per l’avvio di un nuovo stabilimento previsto per il 2012. Qui avverrà produzione delle vetture destinate all’Italia, alla Cina stessa e alla Russia. Questo finché Marchionne non troverà un altro partner nella steppa russa per raggiungere una capacità produttiva di 300-350mila auto all’anno come richiesto dal governo locale.
Entro il 2014, quindi, dalla piattaforma C-Evo/C-Wide, a questo punto davvero strategica, dovrebbero nascere oltre 1 milione di automobili destinate ai mercati di mezzo mondo.