Ripartono le prenotazioni per l’acquisto di autovetture con emissioni inferiori a 70 g/km di CO2: lo rende noto il MISE che ha sbloccato 40 milioni di euro residui fino al prossimo 20 novembre.
Dopo il (breve) “stop” di alcuni giorni fa, causato dall’esaurimento dei fondi – 20 milioni di euro – messi a disposizione lo scorso aprile dal Ministero dello Sviluppo Economico, in queste ore il MISE ufficializza lo sblocco dei 40 milioni di euro residui sul totale di 60 milioni destinati, quale Ecobonus e secondo quanto previsto dalla Legge di bilancio 2019 (legge n. 145/2018), all’acquisto di auto elettriche ed ibride plug-in aventi emissioni di CO2 comprese fra 70 e 20 g/km (scaglione che determina un incentivo di 1.500 euro, o 2.500 euro con contestuale rottamazione un’autovettura della medesima categoria omologata nelle classi Euro 0, 1, 2, 3 e 4), oppure di 4.000 euro (6.000 con rottamazione, alle medesime condizioni) per l’acquisto di un’autovettura le cui emissioni siano inferiori a 20 g/km di CO2.
Il Ministero precisa che la nuova tornata di prenotazioni terminerà il prossimo 20 novembre. Riprendiamo brevemente come avviene la “fase operativa” finalizzata al rilascio degli incentivi economici rivolti alle auto ibride, ibride plug-in ed auto elettriche anche sotto forma di leasing (qui la nostra guida all’Ecobonus): a cura del cliente c’è la formalizzazione del contratto di acquisto di una nuova auto (come detto, ciò contempla anche la formula del leasing). Il venditore (concessionaria), previa registrazione alla piattaforma ministeriale, accorda la detrazione – che si somma ai ribassi normalmente applicati ai veicoli nuovi – all’acquirente, sotto forma di ribasso sul prezzo di acquisto praticato dalla concessionaria. Sarà poi cura del venditore chiedere ed ottenere il rimborso dalla Casa costruttrice, la quale a sua volta recupererà l’importo dallo Stato come credito d’imposta.