Come hanno dimostrato le prime due gare stagionali, la F150th è nata male e già si pensa ad una rivoluzione progettuale.
Come hanno dimostrato le prime due gare stagionali, la F150th è nata male e già si pensa ad una rivoluzione progettuale.
Diciamo le cose come stanno, anche per il 2011 la Ferrari è costretta ad inseguire. La F150th non è quello che si dice un fulmine di guerra e la grinta di Alonso, che in Malesia ha rimediato anche una penalizzazione di 20″ insieme ad Hamilton per un duello troppo acceso, non basta per puntare al vertice. Così, ecco che spunta un’ipotesi che sa tanto di tentativo disperato per salvare la stagione prima che sia troppo tardi: ricorrere al piano B, ovvero riprogettare in maniera radicale elementi fondamentali della monoposto.
Una vera e propria doccia fredda per chi si attendeva finalmente una Ferrari competitiva già dalle prime battute della nuova stagione, una vera e propria ammissione di colpa da parte degli uomini di Maranello, rei di non essere stati bravi quanto gli avversari nell’interpretare il nuovo regolamento. Il fatto più sconcertante è che nessuno riesce a spiegare come mai la F150th in gara è riuscita a tenere un passo vincente, in alcuni frangenti superiore a quello delle Red Bull, mentre in qualifica continua ad arrancare.
Ma non tutto è perduto, o almeno così insegna la storia recente, con una McLaren che è arrivata in Australia completamente rivoluzionata ed è subito andata veloce nonostante le scarse potenzialità dimostrate nei test invernali. Ancora non è stato deciso se in casa Ferrari si percorrerà la strada intrapresa dalle parti di Woking, ma è certo che dopo la trasferta cinese, in programma la prossima settimana, a Maranello dovranno rimboccarsi le maniche se vorranno rincorrere una Red Bull che ha già messo le ali.