La nuova Nissan Micra rinuncia alle ricercatezze del passato a favore di una maggiore praticità.
La nuova Nissan Micra rinuncia alle ricercatezze del passato a favore di una maggiore praticità.
Chi si aspettava una Micra rivoluzionaria, sulla scia del modello precedente o della nuova Juke è rimasto deluso, chi invece, si attendeva dalla Nissan un’auto concreta, gradevole nell’estetica ed estremamente semplice da guidare ha trovato l’utilitaria che cercava. Semplicità dunque, sembra essere questo il diktat del costruttore nipponico per l’ultima generazione della Micra e lo si evince da un particolare tutt’altro che trascurabile: l’unico propulsore disponibile è il 1.2 a 3 cilindri da 80 CV.Il solo dubbio di chi entra in una concessionaria Nissan riguarda l’allestimento, noi abbiamo provato il top della gamma, denominato Tekna, che offre una dotazione di base completa ed annovera anche il Simple Parking Pack (indicatore porte aperte, misuratore della temperatura esterna, sensori di parcheggio posteriori, sistema di misurazione parcheggio).
Esterno: una linea senza fronzoli
Avete presente la Micra appena uscita di produzione, quella con il frontale caratterizzato dai grandi gruppi ottici? Bene, dimenticatela, o perlomeno, non cercate delle somiglianze marcate con la nuova, che è stata ridisegnata in maniera più equilibrata, all’insegna della semplicità. Il frontale ora appare più proporzionato per via dei fari dal disegno meno personale e presenta una presa d’aria cromata, all’altezza del paraurti, che sembra conferirle un’espressione sorridente. La fiancata, in cui troviamo i cerchi in lega da 15 pollici, è molto sobria e non presenta particolari vistosi come i passaruota bombati o rientranze ad effetto. La vista posteriore invece, mantiene una sorta di family feeling con il modello precedente per via dei fari a sviluppo verticale. L’insieme è gradevole nel complesso e, grazie ad una personalità non urlata, è apprezzato anche dagli automobilisti meno stravaganti. Certo, la livrea Active Blue della versione fornita dalla Nissan per il test non è la tinta più sobria tra quelle in catalogo, ma riflette in pieno il lato sbarazzino dell’utilitaria nipponica.
Interni: tutto a portato di mano, o quasi…
Nonostante le dimensioni contenute, la nuova Micra è cresciuta di soli 6 cm per una lunghezza totale di 3,78 metri, questa piccola giapponese possiede un abitacolo spazioso che consente a quattro persone di viaggiare comodamente. Ovviamente, è preferibile non affrontare lunghi tratti con il quinto passeggero a bordo, ma in caso di necessità, il divano posteriore ha lo spazio per accoglierlo. La strumentazione chiara e ben leggibile con il computer di bordo all’interno del contachilometri è semplice ed intuitiva, anche i comandi per il clima automatico (di serie) sono d’immediata comprensione e nel complesso è facile interagire con la Micra. Alcuni comandi però, come le leve per l’apertura del cofano motore e dello sportello del serbatoio, sono troppo nascosti. Inoltre, la presa Usb (di serie) si trova vicina al passeggero anteriore ma è scomoda da raggiungere per chi siede al volante. In generale, si respira un’atmosfera di concretezza, l’ambiente è luminoso, ma si è persa quell’aria glamour della versione precedente. C’è tutto quello che serve per viaggiare comodi in città, come l’aiuto per la ricerca del parcheggio (di serie), e cruise control (di serie) per non superare i limiti di velocità in autostrada.
Su strada: agilità e leggerezza
Guidare la nuova Micra è un gioco da ragazzi, una pratica semplice e piacevole, per via di una leggerezza generale dei comandi che rende facile la vita in città e aiuta ad affrontare ogni genere di percorso. Lo sterzo non affatica nemmeno nelle manovre più difficili e consente di girare in un fazzoletto, il cambio a 5 rapporti ha una leva semplicissima da azionare e la frizione ha una leggerezza da riferimento. Insomma, la città è il suo regno, dove la sua agilità e le dimensioni compatte le consentono di essere un’assoluta protagonista. Il discorso cambia sulle statali e in autostrada; intendiamoci, la Micra è sempre comoda e il suo 3 cilindri 1.2 da 80 CV fa sentire la sua voce “particolare” solamente in accelerazione, ma il rollio e lo sterzo poco pronto impongono un’andatura poco vivace. D’altra parte non è stata costruita per aggredire i tornanti o per battere dei record in circuito, per quello c’è la GTR, e la sua vocazione metropolitana si evidenzia nei tratti guidati anche se poi, nell’eventualità che il muso tenda ad allargare la traiettoria, l’ESP è sempre pronto a rimettere a posto le cose. Se non si tirano troppo le marce, e si procede in maniera regolare, la Micra consente di limitare le sempre più care visite dal benzinaio e con un litro di “verde” percorre circa 17 km nel ciclo misto. Le prestazioni sono adeguate alla tipologia di auto con circa 170 km/h di velocità massima e un’accelerazione 0-100 km/h che avviene in poco meno di 14 secondi.
Possiede una grande “dote”
In questa variante Tekna, la Micra ha una dotazione importante sia per quanto riguarda la sicurezza, grazie all’ESP e agli airbag frontali, laterali e a tendina, che per quanto concerne il comfort per via del climatizzatore automatico, del cruise control, del navigatore satellitare e del sistema viva voce Bluetooth. L’aspetto, perlomeno curioso, è che in tutta questa tecnologia, manca un accessorio come gli alzacristalli posteriori elettrici. Volendo, la dotazione può essere integrata con i sedili riscaldabili (presenti sulla nostra versione), disponibili anche in pelle, e con l’Intelligent Pack: composto dalla chiave intelligente, dal pulsante start&stop e dai retrovisori ripiegabili automaticamente. Per avere questa Micra top di gamma sono necessari 14.351 euro, a cui bisogna aggiungere il costo della vernice metallizzata, per cui, con poco meno di 15.000 euro è possibile acquistare un’utilitaria affidabile, pratica nel traffico cittadino e con una dotazione da “grande”.