secondo la sigla sindacale contraria agli accordi per Mirafiori e Pomigliano la Fiat aggirerebbe le leggi europee sul trasferimento d’impresa.
secondo la sigla sindacale contraria agli accordi per Mirafiori e Pomigliano la Fiat aggirerebbe le leggi europee sul trasferimento d’impresa.
Sembra che Fiat e Fiom siano ai ferri corti per alcune strategie del Lingotto che non son piaciute ai rappresentanti sindacali. Oggetto della battaglia, in questo caso, è lo stabilimento di Pomigliano per il quale – parole del segretario generale Maurizio Landini – “siamo pronti a dare battaglia”.
Anzi: la battaglia sarebbe già iniziata, visto che proprio oggi è stata depositata un’azione legale presso il tribunale di Torino nei confronti della Fiat contro la newco dello stabilimento alle porte di Napoli.
“L’azienda vuole aggirare le leggi italiane ed europee sul trasferimento d’impresa: l’aver richiesto le dimissioni in vista della riassunzione è un modo per non applicare il contratto nazionale di lavoro” ha aggiunto, sottolineando il timore di voler lasciare fuori dalla fabbrica le sigle sindacali che non hanno firmato l’accordo per la produzione a Pomigliano. E fra queste la Fiom sarebbe la prima.
Intanto è ormai imminente l’incontro tra Sergio Marchionne e i segretari generali di Cisl e Uil, cui parteciperà anche il leader della Cigl, Susanna Camusso. Oggetto: il rilancio del sito di Grugliasco (ex Bertone) dove Fiat ha investito 500 milioni di Euro per portare la produzione di alcune Maserati. Le prime due organizzazioni sono disponibili a siglare un accordo con la Fiat molto simile a quello di Pomigliano e Mirafiori, del quale la Cigl e la Fiom non vogliono nemmeno sentir parlare. E sapendo di avere la maggioranza sia tra i lavoratori sia tra i delegati sindacali, puntano anche qui a un referendum tra le maestranze.