Con la nuova legge sul federalismo fiscale, gli automobilisti potrebbero subire un nuovo aumento dell’Ipt, l’imposta sull’acquisto del nuovo.
Con la nuova legge sul federalismo fiscale, gli automobilisti potrebbero subire un nuovo aumento dell’Ipt, l’imposta sull’acquisto del nuovo.
Cambiamenti in vista per gli automobilisti italiani e per quanto riguarda la Imposta provinciale di trascrizione (Ipt), il balzello che da anni si paga quando si acquista un veicolo nuovo. Con la riforma del federalismo fiscale, in alcuni casi è previsto che tale Ipt aumenti notevolmente in base al tipo di veicolo e alla provincia di residenza.
In sostanza cambieranno i meccanismi con cui viene calcolata l’imposta: la modifica principale sarà lo stretto legame con la potenza dell’auto al punto che fino a 53 kW di potenza – quella di una utilitaria con meno di 72 CV come una Fiat Panda o una Smart, per esempio – non si pagherà un centesimo di più. Ma le auto con potenza superiore pagheranno da 3,5 a 4,5 euro al Kw oltre a quello che già si paga, con aumenti che nel caso di auto potenti saranno anche pari al doppio rispetto a oggi. Andrà particolarmente male agli automobilisti di certe provincie del sud, che vedranno aumenti anche del 191%.
Questo nuovo metodo di calcolo permetterà alle amministrazioni provinciali di incassare tra i 200 e i 300 milioni di euro in più all’anno. Questa nuova norma è contenuta nella bozza del decreto legislativo approvato dal governo il 31 marzo scorso e attualmente all’esame della Presidenza della Repubblica, che però lo potrebbe modificare.