La Norvegia sta diventando leader mondiale pro capite nella diffusione di auto elettriche. Nonostante sia un grande produttore di petrolio.
La Norvegia sta diventando leader mondiale pro capite nella diffusione di auto elettriche. Nonostante sia un grande produttore di petrolio.
Il maggiore produttore europeo di petrolio (12° nel mondo) è paradossalmente anche la capitale delle auto elettriche. Stiamo parlando della Norvegia, il secondo paese al mondo per reddito pro capite, il primo per indice di sviluppo umano e grande esportatore del petrolio estratto nel Mare del nord. Eppure, nonostante l’oro nero che sgorga a pochi chilometri dalla costa, Oslo è diventata la capitale mondiale dei veicoli ad emissioni zero.
In tutto il Paese ne circolano già più di 4.000. E il numero è in aumento visto che le piccole Buddy – prodotte in Norvegia al ritmo di 4.380 unità all’anno – sono in costante crescita, così come le californiane Tesla che stanno prendendo piede grazie alle loro caratteristiche sportive. Ma soprattutto perché non richiedono benzina ma solo una ricarica di alcune ore e non inquinano l’aria aiutando a raggiungere gli obiettivi del governo che punta a ridurre del 30% le emissioni di CO2 da qui al 2020. E il traffico stradale, in base ai dati del Ministero del Trasporti, contribuisce per il 60% alla produzione di tale gas.
Per convincere i norvegesi a comprare un’auto elettrica, il Paese ha introdotto una serie di misure che ne facilitano l’utilizzo: libertà di percorrere le corsie riservate a taxi e autobus, parcheggio gratuito nei garage del comune di Oslo ed esenzione dal pagamento di imposte. Al punto che molti – addirittura – hanno rinunciato alla bicicletta per una emissioni zero, sicuramente più confortevole e calda durante la lunga stagione invernale.
I costruttori stanno intanto cercando di intercettare questa nuova tendenza: nel primo trimestre del 2011 la Mitsubishi i-MiEV è balzata in testa alla classifica nelle vendite di auto piccole, superando anche le previsioni più ottimistiche. Si parla di bassi volumi di vendite, naturalmente, ma questo perché la Norvegia è un Paese di appena 4,6 milioni di abitanti e le auto “small” non vanno per la maggiore.
Alla Mitsubishi, però, sono ottimisti: se il primo obiettivo per il 2011 era di 400 unità, ora si è arrivati a 700 mentre le ultime stime indicano che entro il 31 dicembre si venderanno 1.000 elettriche i-MiEV. Certo, i 150 km di autonomia sono teorici e con il rigido inverno norvegese scendono drasticamente. Per questo motivo le autorità stanno mettendo in piedi una rete di colonnine di ricarica che permettono di fare il pieno di energia in appena 20 minuti. Giusto il tempo per una cioccolata calda.