Quali sono le sanzioni previste per l’infrazione di eccesso di velocità? Ecco tutte le informazioni.
Tra le regole del Codice della Strade più infrante dagli automobilisti italiani troviamo l’eccesso di velocità, spesso perpetrato involontariamente a causa di limiti non bene evidenziati sulle strade percorse, oppure perché si è prestata poca attenzione alla segnaletica presente in strada.
Per fare chiarezza sulle conseguenze di una tale infrazione (costo, contestazione, punti) bisogna innanzi tutto precisare che non viene imposto un unico limite di velocità, ma una lunga serie di limiti che possono variare in base alla tipologia della strada che viene percorsa. Ad esempio nei centri urbani il limite è di 50 km/h, ma può essere abbassato a 30 km/h in zone ritenute più a rischio (scuole, ospedali, parchi gioco, etc.). Al contrario, sulle strade a sulle strade urbane di scorrimento – opportunamente segnalate – il limite viene alzato a 70 km/h. Se si percorrono strade extraurbane secondarie il limite è do 90 km/h, sulle strade extraurbane principali è di 110 km/h, infine in autostrada il limite è di 130 km/h.
I suddetti limiti valgono per quei veicoli che non superano un peso pari a 3,5 tonnellate, oltre a poter variare su alcuni tratti specifici, in determinate situazioni, della rete stradale.
Fascia di tolleranza
Una volta determinato il limite su un tratto stradale, facendo attenzione alla segnaletica presente, bisogna tenere conto che questi limiti prevedono una soglia di tolleranza rispetto al limite di legge: 5 km/h per il superamento dei limiti sotto i 100 km/h e il 5% in più se si superano i limiti previsti al di sopra dei 100 km/h.
Costi relativi alle multe per eccesso di velocità
Se malauguratamente si superano i limiti imposti dal Codice della Strada, al netto della tolleranza precedentemente elencata, l’automobilista sarà passibile di una sanzione pecuniaria variabile.
Se si supera non oltre i 10 km/h si è passibili di una multa da 41 a 168 euro (da 54,67 a 224 euro se l’infrazione viene rilevata tra le 22 e le 7).
Tra 10 km/h e 40 km/h si rischia di pagare da 168 a 674 euro (da 224 a 898,67 euro tra le ore 22 e le ore 7).
Tra 40 km/h e 60 km/h la multa va da 527 a 2.108 euro, a cui si aggiunge la sospensione della patente da uno a tre mesi (da 702,67 a 2.810,67 tra le 22 e le 7)
Otre 60 km/h da 821 a 3.287 euro, sospensione della licenza di guida da sei a dodici mesi (da 1.094,67 a 4.382,67 tra le 22 e le 7).
Decurtazione punti patente
Le sanzioni relative agli eccessi di velocità non comportano solo una multa e la possibile sospensione della patente, ma anche il decurtamento dei punti di quest’ultima. Ad esempio, se non si superano i 10 km/h non viene decurtato nessun punto, tra 10 e 40 km/h vengono tolti fino a 5 punti patente, tra 40 e 60 km/h fino a 10 punti e oltre i 60km/h sono 10 i punti patente che vengono sottratti.
Notifica della multa
Il Codice della strade asserisce che la violazione dei limiti di velocità deve essere contestata immediatamente dalle Forze dell’Ordine, ma nei casi in cui questa pratica risulta impossibile (come ad esempio quando viene effettuata da un autovelox), il verbale della sanzione deve essere notificato al proprietario del veicolo entro 90 giorni dall’accaduto.
Nel caso in cui non è possibile risalire alla persona che nel momento dell’infrazione si trovava alla guida del veicolo, scatta l’ordinanza n. 9555/2018 della Cassazione in cui viene stabilito che “se tra l’infrazione e la notifica del verbale trascorrono mesi, il proprietario dell’auto è autorizzato a non conoscere l’identità del conducente”.
Multe con Autovelox
La maggior parte delle multe effettuate sulle strade italiana provengono dai sistemi di rilevazione elettronica della velocità, di tipo mobile oppure fissi, come i sistemi tutor e autovelox. Se si è passivi di una multa commutata da un sistema autovelox, la sanzione viene notificata entro i 90 giorni. Trascorso questo periodo è possibile richiedere l’annullamento della multa, ad eccezione dei casi che le Forze dell’Ordine incontrino difficoltà nell’identificare il responsabile dell’infrazione.
Se la vettura multata è aziendale, vale la sentenza della Cassazione sulla non dichiarazione del conducente, anche se in questo caso il titolare dell’azienda dovrà pagare un ulteriore sanzione monetaria nel caso in cui non comunichi i dati di chi ha commesso l’infrazione.
Come effettuare il ricorso
Se esistono gli estremi per effettuare un ricorso contro una multa per eccesso di velocità, ad esempio se sono trascorsi i limiti di tempo per la modifica oppure se i dati riportati nella multa non corrispondono al vero, è possibile intraprendere questa strada rivolgendosi al Prefetto o al Giudice di Pace. Per presentare ricorso al Giudice di Pace si hanno 30 giorni dalla notifica della multa, periodo che sale a 60 giorni se ci si rivolge al Prefetto.
Per il ricorso presso il Giudice di Pace bisogna sborsare 43 euro per multe che non superino la soglia dei 1.033 euro, mentre quelle fino a 1.100 euro bisogna aggiungere il costo di un bollo da 27 euro. A partire dai 1.100 euro i costi crescono in maniera proporzionale all’importo della sanzione. Nel caso in cui il ricorso venga accettato, i costi sostenuti verranno rimborsati, mentre se ci si rivolge al Prefetto il costo sarà gratuito, ma in caso non venisse accettato l’importo della multa da pagare sarà raddoppiato.