In una gara di oltre 4 ore (sospesa causa pioggia) Jenson Button beffa all’ultimo giro Vettel. Fuori per incidente Alonso e Hamilton.
In una gara di oltre 4 ore (sospesa causa pioggia) Jenson Button beffa all’ultimo giro Vettel. Fuori per incidente Alonso e Hamilton.
E’ stato molto probabilmente il Gran Premio più lungo della storia, quasi quattro ore per stabilire chi risultasse più forte del diluvio. E nell’ennesima gara dominata da Vettel l’ha spuntata Jenson Button, l’inglese della McLaren che proprio all’ultimo giro approfittando di un raro errore di Vettel, lo ha infilato ed è andato a prendersi il meritato alloro.
Una gara incredibile, condizionata da un diluvio torrenziale che ha costretto commissari e safety car a fare da pompieri per togliere un po’ di acqua dal tracciato di Notre Dame, tra il fiume San Lorenzo e l’Atlantico. Una gara che aveva preso il via dietro la safety car, addirittura quattro giri, per dare la possibilità ai piloti di controllare lo stato della pista, vedere dove erano le pozzanghere, e in fondo verificare il funzionamento dei pneumatici da pioggia sinora testati solo in occasione delle prove del GP di Turchia.
Il via con le auto in colonna toglie un po’ la suspense della partenza vera. E se avevamo sperato che Alonso, recentemente efficace anche in partenza, riuscisse a portarsi al comando, siamo stati ancora una volta delusi.
Trenino, con Vettel che si allontana, e i due ferraristi dietro, con Massa terzo che sembra più a suo agio sul bagnato. Cominciano i contatti, prima Button col compagno di squadra Hamilton, e arriva la prima safety car. Dietro questa Button è un po’ troppo veloce e si becca il drive through che lo relega al 21° posto. Ma l’inglese riparte con gomme intermedie e alla Ferrari pensano, ahinoi, che sia la scelta giusta e richiamano per il cambio il povero Alonso.
Naturalmente il giro dopo che Alonso ha cambiato pneumatici, passando agli intermedi, viene giù il diluvio…Anche il cambio gomme per Massa, che sostituisce le full wet con un treno fresco, sembra quanto mai inopportuno.
Poco dopo ci pensa Hamilton a ravvivare la gara toccandosi con Button in pieno rettilineo (in precedenza aveva già causasto il testacoda di Webber, per il quale si è scusato a fine gara), demolendo la sospensione posteriore sinistra e con manovra pericolosissima continuando a velocità ridotta per metà della pista. In questa situazione Hamilton non sembra avere colpe, ma in ogni caso ci ha pensato Ron Dennis a chiarire la situazione, appena il suo protetto è rientrato al box.
E intanto acqua su acqua, prima safety car e poi addirittura bandiera rossa. Circa un paio di ore di interruzione e poi, molto dubbiosi, si riprende la gara, di nuovo con pneumatici da pioggia, e poi man mano gli intermedi per arrivare alla fine a usare le slicks. Jenson Button è stato il più arrembante. Non lo hanno rallentato cinque pit stop, una lieve collisione con Alonso, finito così fuori gara. Ha rimontato furiosamente, finendo alle spalle del capofila Vettel. Che per la prima volta quest’anno (a dire il vero ha saltato due volte la chicane…) ha commesso un lieve errore sulle ultime curve dando la possibilità, proprio nel corso dell’ultimo giro, a Button di involarsi solo verso il traguardo.
Quindi sul podio Button davanti alle due Red Bull di Vettel e Webber. Quarto un “rinato” Schumacher che in queste condizioni drammatiche ha riscoperto la sua esperienza, il suo valore, risalendo di forza e impegnandosi in buoni duelli.
Ennesima delusione Ferrari. Se dopo le qualifiche, con gomme supermorbide, e buone posizioni in griglia di partenza, avevamo sperato in una rinascita delle “rosse” di Maranello, dobbiamo rimandare questa soddisfazione a Valencia o forse Silverstone. Al di là della inefficienza delle monoposto ancora errori di strategia ai box, con cambi gomme assolutamente sbagliati. Chissà perché alla Ferrari continuano a fidarsi dei computer per le previsioni meteo: forse dovrebbero alzare il naso fuori dal box e fiutare meglio l’aria.
Massa, il ferrarista che sembrava più a suo agio, non riusciva a passare Kobayashi, Alonso navigava nelle retrovie… E’ chiaro che ormai il campionato sta sfuggendo dalle mani della Ferrari, e dei suoi piloti. Ma almeno una prestazione di orgoglio ce la aspettiamo, sperando sempre nei rush finali ai quali la Casa di Maranello ci ha abituati. Ma ormai anche loro hanno capito che il Mondiale si vince nella prima parte della stagione…