Variante per l’off road del suv di casa SKODA, nella sua edizione più ricca e prestazionale. Performance garantite dal due litri turbodiesel.
Variante per l’off road del suv di casa SKODA, nella sua edizione più ricca e prestazionale. Performance garantite dal due litri turbodiesel.
Così abbiamo chiuso il cerchio. Dopo la Yeti 1.2 TSI è arrivato il momento della Skoda Yeti Outdoor. Non ci dovrebbe essere bisogno di presentazioni, perché la vettura in oggetto si mostra come pronta al fuoristrada. Niente ridotte o bloccaggio del differenziale; qui la trazione passa nel segno del sistema Haldex. Efficacie quanto basta per ritagliarsi l’appellativo di suv off road.
Skoda Yeti Outdoor: dettagli off-road
Non è necessaria la lente d’ingrandimento, ma le differenze tra Skoda Yeti e Skoda Yeti Outdoor sono ridotte ai minimi termini. I particolari da identificare sono pochi e semplici. Su questa versione i listelli verticali della calandra frontale sono leggermente più pronunciati. Il resto è definito dal colore nero, tratto distintivo degli elementi del modello Outdoor, come le modanature paracolpi laterali. Il rigore tedesco e la funzionalità ceca sono nuovamente una certezza anche per questa versione più “fuoristradista” del suv di casa Skoda.
Interni: Yeti Outdoor uguale a… Yeti
Non ci sono variabili incognite. Non ci sono rifiniture specifiche per la Skoda Yeti Outdoor. Che al di là della denominazione pensata per gli amanti della guida off-road, non offre spunti di discussione particolari. Una Yeti in tutto e per tutto, che nel passaggio alla versione “ristilizzata” è rimasta comunque fedele al proprio passato. Affinando finiture e materiali, ma non modificando l’insieme proposto. Anche su Skoda Yeti Outdoor le proporzioni sono le medesime, ecco perché il volume del bagaglio è lo stesso di Yeti. La capacità di carico varia da 510 a 1.760 litri in poche semplici mosse. L’accesso al vano è poi garantito da un ampio portellone, che offre una notevole estensione (1,87 m) verso l’alto.
Skoda Yeti Outdoor: ruvido, ma efficace
È ancora uno dei pochi baluardi della “vecchia” scuola di casa Volkswagen, che oramai utilizza (quasi) solo la piattaforma MQB. Il 2.0 TDI di Skoda Yeti Outdoor rappresenta l’unità più prestazionale disponibile sulla vettura ceca. I 170 cavalli di potenza massima sono coadiuvati da 350 Nm di coppia motrice. Pronti a “spingere” già a partire da 1.750 giri/min. Nel complesso lineare, il 2.0 TDI spinge si bene ai bassi, ma poco sopra i 3.500 giri/min tende a “mollare” il colpo. Nonostante i valori in gioco, buona parte viene dissipata dalla trazione integrale. Il dato dichiarato relativo ai consumi è pari a 6,3 l/100 km. Mentre quello attinente le emissioni di CO2 si attesta intorno ai 164 g/km. I fronti velocità massima e accelerazione 0-100 km/h, elaborano rispettivamente i risultati di 197 km/h e 8,6 secondi. A fare da contorno alle prestazioni di Skoda Yeti Outdoor ci pensa il Cambio automatico doppia frizione DSG a sei rapporti.
Skoda Yeti Outdoor: il test drive
L’ultima Skoda Yeti che abbiamo testato, aveva le ruote motrici anteriori e il motore poteva contare solo su 1,2 litri di cilindrata. Altri tempi, ma stessa vettura. Sensazioni simili, conclusioni (leggermente) differenti. La prima differenza una volta in marcia è il peso. Non soltanto in termini assoluti, ma pure in riferimento a quello che grava sull’asse anteriore. La Skoda Yeti Outdoor perde in agilità e il Sottosterzo si fa più marcato. Sempre entro i limiti di guardia, ma certamente più percettibile rispetto alla 1.2 TSI che abbiamo provato tempo fa. Qui la differenza la fa la trazione. L’integrale di casa Skoda sfrutta il potenziale della frizione Haldex che ripartisce la coppia tra i due assi. Nonostante l’elemento in questione non sia di ultima generazione, il lavoro del sistema passa la prova sterrata senza intoppi e difficoltà. Il limite vero della Yeti Outdoor in off road rimangono gli angoli d’attacco ed uscita. Ecco perché meglio non imbarcarsi verso l’estremo.
Skoda Yeti Outdoor: il prezzo
Il marchio non conta. La matrice è pur sempre quella del Gruppo Volkswagen. Quindi non c’è da stupirsi se la base d’asta ruoti intorno ai 33.450 euro. Decisamente fuori misura pure in relazione ai contenuti tecnici messi in campo dalla Skoda Yeti Outdoor Elegance 2.0 TDI 170 CV. Ossia la versione più ricca e potente tra quelle disponibili in gamma. La lista degli accessori è lunga, ma poco profittevole. Gli optional costano e la presa USB è offerta solo a pagamento. Meglio scendere un gradino e puntare ad una soluzione differente; magari una Yeti con la sola trazione anteriore ed allestita diversamente.