Il 20% di potenza in più, kit aerodinamico della esclusiva (solo 499 esemplari) Scuderia 16M “scoperta”.
Il 20% di potenza in più, kit aerodinamico della esclusiva (solo 499 esemplari) Scuderia 16M “scoperta”.
Ci sono modelli che non avrebbero bisogno di alcuna operazione di “revisione” da parte degli specialisti del tuning. L’opera degli elaboratori, tuttavia, si concretizza anche attraverso il lavoro effettuato sui modelli più esclusivi. E’ il caso delle GT più prestigiose, che spesso vengono “prese di mira” dai tuner per realizzarne esemplari ancora più unici.
Fra le ultime elaborazioni (in ordine di tempo), dalla “patria del tuning”, la Germania, Anderson Germany ha presentato in questi giorni una personale interpretazione della Ferrari F430 Spider, che possiamo considerare una evoluzione della F30 da 575 CV svelata lo scorso autunno. Un doppio step ha permesso a Anderson di realizzare una “copia” della esclusiva F430 Spider Scuderia 16M, e di aumentarne ulteriormente la potenza, che passa dai 490 CV di serie a 596 CV.
Una elaborazione sull’elaborazione, dunque. Per arrivare a questo risultato, i tecnici dell’atelier di Dusseldorf sono partiti da una “versione base” della F430 Spider, dalla linea disegnata da Pininfarina e rimasta in produzione dal 2004 al 2009. Una prima evoluzione è consistita in un kit aerodinamico che riprende la versione Scuderia 16M, presentata alla fine del 2008 come declinazione scoperta della F430 Scuderia, allestita nel 2007 con la consulenza tecnica di Michael Schumacher.
Se, per accaparrarsi uno dei 499 esemplari realizzati a Maranello per la F430 Scuderia Spider 16M, è necessario sborsare almeno 200 mila euro, il kit Anderson… permette di avere una “Scuderia”… nel garage (ovviamente, per chi può permetterselo). Il kit per il corpo vettura, che presenta una esclusiva tinta in Hyper Black (con modanature in fibra di carbonio e sottili strisce gialle, che di fatto… invertono la combinazione cromatica della “Scuderia” originale) comprende, infatti, il nuovo paraurti anteriore dal disegno più affilato, le “minigonne” laterali leggermente riviste, in particolare alle prese d’aria davanti alle ruote posteriori, e la parte posteriore dotata di uno specifico estrattore aerodinamico e presa d’aria di maggiori dimensioni rispetto alla F430.
I cerchi sono rimasti quelli di serie: i pentarazze da 20″ (ma lucidati in nero con bordi gialli) che montano pneumatici da 235/20 all’anteriore e 325/20 al posteriore. L’assetto, che presenta le sospensioni a triangoli sovrapposti di serie, provviste di 5 regolazioni, è stato adeguato da Anderson con un kit racing dotato di tre ulteriori regolazioni.
Anche l’abitacolo è stato rivisitato: l’idea dei due toni giallo – nero continua in un mix di pelle nera e Alcantara e bordi gialli. Il pannello strumentazione, le razze del volante, maniglie porta, leva freno a mano e i manettini al volante per il cambio sono in carbonio.
Dal punto di vista meccanico, l’elaborazione è stata effettuata secondo i canoni classici del tuning: rimappatura della centralina e montaggio di un impianto di scarico, in acciaio inox, uguale nella forma (4 in 1 per ogni bancata, con terminali in posizione quali centrale) ma realizzato per consentire un flusso ancora più mirato dei gas di scarico. Il risultato è un aumento del 20% di potenza per il V8 di 4,3 litri: dai 490 Cv della F430 d’origine (che sarebbero già abbastanza…), la “Scuderia Spider by Anderson” viene dichiarata per 596 CV.
Le prestazioni, in termini di velocità massima e accelerazione, non sono state comunicate. E’, tuttavia, lecito aspettarsi una velocità di punta e uno scatto 0 – 100 superiori ai, rispettivamente, 315 km/h e 3,7″ richiesti dalla Scuderia Spider 16M costruita a Maranello.