Lo sviluppo di soluzioni ecocompatibili si estende anche agli impianti produttivi di General Motors, con benefici per costi ed ambiente
Lo sviluppo di soluzioni ecocompatibili si estende anche agli impianti produttivi di General Motors, con benefici per costi ed ambiente
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General Motors, come la maggior parte dei costruttori, è impegnata nello sviluppo di automobili che permettano una mobilità sostenibile, puntando principalmente su vetture a trazione elettrica come la Chevrolet Volt, ma negli ultimi anni il gruppo americano sta lavorando per garantire una maggiore sostenibilità ambientale anche dei suoi impianti produttivi.
Gli obiettivi sono ambiziosi: entro il 2010 il 50% delle operazioni di produzione non comporterà lo sversamento in discarica di materiali di scarto, risultato ottenibile con ampie percentuali di riciclaggio e riuso, oppure trasformando gli scarti in energia. Ad oggi sono 54 gli impianti GM che non sversano in discarica, con un risparmio di 825 mila tonnellate di rifiuti.
Un contributo importante deriva dall’utilizzo di fonti di energia rinnovabili. Nell’impianto di Saragozza, in Spagna, gli 85 mila pannelli solari forniscono mediamente 15 milioni di kW annui, l’equivalente del fabbisogno energetico annuale di 1500 abitazioni. Oltre all’impianto spagnolo, GM ha altre due installazioni di elevata potenza, situate in Rancho Cucamonga e Fontana, California. L’energia solare non è l’unica fonte rinnovabile: l’utilizzo dei gas prodotti dai rifiuti posti in discarica ha fatto risparmiare al gruppo americano 5 milioni di dollari nel solo 2008.
Pionieristico è l’impianto di San Luis Potosi in Messico, progettato per risparmiare 30 milioni di galloni d’acqua all’anno, grazie ad un impianto di raccolta e purificazione dell’acqua di scarico. Dal 2005 al 2008 sono General Motors ha risparmiato il 18% di acqua grazie a queste soluzioni.
Un argomento in più per convincere Obama a sostenere l’industria americana dell’auto.