L’aumento del prezzo del greggio fa schizzare verso l’alto il prezzo dei carburanti, con la verde che supera quota 1,60 euro al litro.
L’aumento del prezzo del greggio fa schizzare verso l’alto il prezzo dei carburanti, con la verde che supera quota 1,60 euro al litro.
Non sarà ovviamente una novità gradita quella che si annuncia per tutti gli automobilisti che nel weekend decideranno di mettersi in viaggio per raggiungere le mete vacanziere. Infatti, seguendo l’impennata dei prezzi del petrolio sui mercati internazionali, i carburanti hanno visto nuovi aumenti, che hanno fatto schizzare il costo della verde a livelli record.
I distributori Eni hanno già rialzato (con una celerità che non si riscontra quando i prezzi del greggio vanno al ribasso) il prezzo dei carburanti, che adesso vedono la verde toccare i 1,621 euro al litro, mentre il gasolio, aumentato di 2,2 centesimi, si attesta su 1,949 euro al litro. Più contenuti gli aumenti presso le reti di distribuzione di Shell, dove la benzina è arrivata a quota 1,590 euro al litro, e Tamoil, con 1,592 euro al litro.
L’aumento del prezzo della benzina in particolare, che ha superato il muro di 1,60 euro al litro, segna una vetta mai raggiunta finora nemmeno prima della crisi globale, confermando la tendenza che vede una crescita ormai fuori controllo dei prezzi del greggio sui mercati internazionali, la cui accelerata di ieri è stata dovuta ad un insieme di fattori come il calo delle scorte USA e l’aumento dei tassi deciso dalla Banca Centrale Europea. Tendenze i cui effetti sono resi ancora più accentuati per i cittadini europei anche per via del calo subito dall’euro rispetto al dollaro.