ADAC stronca i carburanti sintetici: l'elettrico è migliore
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Gli e-fuel rappresentano una soluzione energetica che, secondo un recente studio dell’ADAC tedesco e dell’Agenzia Internazionale per l’Energia, risulta sei volte meno efficiente rispetto ai veicoli elettrici. Questa evidenza colloca i carburanti sintetici in una posizione marginale nella transizione verso una mobilità sostenibile, limitandone l’applicazione a settori specifici come aviazione e navigazione.
Carburanti sintetici meno efficienti delle EV
Lo studio ha messo in luce un divario significativo: l’energia prodotta da 150 turbine eoliche terrestri può alimentare 240.000 vetture elettriche, contro appena 37.500 veicoli alimentati a e-fuel. A ciò si aggiungono costi elevati, disponibilità limitata e un’efficienza energetica decisamente inferiore, elementi che complicano l’adozione su larga scala di questa tecnologia.
In questo scenario, altre tecnologie emergono con maggiore potenziale. L’idrogeno, ad esempio, si sta affermando nel trasporto pubblico. Ne è un esempio la flotta di autobus Solaris Urbino 12 hydrogen operativa a Bologna, capace di percorrere oltre 350 km con un rifornimento di soli 10 minuti. Parallelamente, i colossi dell’automotive, come Toyota, stanno puntando su batterie avanzate e infrastrutture di ricarica innovative per rendere i veicoli elettrici sempre più accessibili e pratici, con soluzioni come il battery swap e il Vehicle-to-Grid (V2G).
Soluzioni alternative
La direzione sembra dunque chiara: l’elettrificazione e l’idrogeno stanno guadagnando terreno come soluzioni principali per una mobilità a zero emissioni, relegando gli e-fuel a un ruolo di nicchia. La sfida, tuttavia, rimane quella di coniugare sostenibilità ambientale e competitività economica per favorire una transizione efficace e inclusiva.
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