Addio a Eddie Jordan, leggenda della Formula 1: morto a 76 l'ex patron della Jordan Grand Prix

Il mondo della Formula 1 è in lutto per la scomparsa di Eddie Jordan, una figura leggendaria e carismatica che ha segnato un’epoca. L’iconico fondatore della Jordan Grand Prix è deceduto il 20 marzo 2025 a Città del Capo, all’età di 76 anni, dopo una lunga battaglia contro un tumore alla prostata. La notizia ha lasciato un vuoto profondo nel cuore degli appassionati di motorsport.

Una carriera da pioniere

Stefano Domenicali, CEO della Formula 1, ha reso omaggio a Jordan con parole cariche di emozione: “Siamo profondamente addolorati nell’apprendere della scomparsa improvvisa di Eddie Jordan. Con la sua inesauribile energia sapeva sempre come far sorridere le persone, rimanendo sempre genuino e brillante”.

Nato a Dublino nel 1948, Eddie Jordan è stato un vero pioniere del motorsport. La sua carriera ha avuto inizio negli anni ’70 come pilota, ma è stato il suo talento imprenditoriale a farlo emergere. Nel 1979 fondò l’Eddie Jordan Racing, gettando le basi per il debutto in Formula 1 della Jordan Grand Prix nel 1991. Con risorse limitate ma un’inesauribile passione, Jordan ha guidato il suo team fino al 2005, sfidando con coraggio i giganti della categoria.

Tra i momenti più memorabili della sua scuderia, spicca la storica doppietta al Gran Premio del Belgio 1998, conquistata da Damon Hill e Ralf Schumacher. L’anno successivo, Heinz-Harald Frentzen portò la Jordan a sfiorare il titolo mondiale, chiudendo la stagione al terzo posto.

Lanciò anche Michael Schumacher

Uno dei suoi maggiori meriti è stato il fiuto per i talenti. Fu proprio Jordan a dare la prima opportunità in Formula 1 a Michael Schumacher nel 1991, intuendo il potenziale di quello che sarebbe diventato uno dei più grandi piloti di tutti i tempi.

Il lascito di Eddie Jordan va oltre i risultati sportivi. È stato un visionario, capace di ispirare e innovare in un ambiente altamente competitivo. La sua capacità di combinare genialità manageriale e umanità lo ha reso un’icona indimenticabile. Il mondo della Formula 1 si stringe attorno alla sua famiglia, ricordando un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia di questo sport.