Addio a Ford Fiesta: ufficiale lo stop alla produzione dal 2023
Ford Fiesta si avvia al termine della propria fortunatissima carriera: dopo 47 anni di produzione, una stirpe di sette generazioni e quantitativi di “tiratura” da bestseller (più di 19 milioni gli esemplari venduti dal 1976), la “segmento B” di Ford uscirà definitivamente dalle linee di montaggio. La parola “fine” alla lunga storia di Ford Fiesta è stata annuncia, a ottobre 2022, dai vertici europei dell’”Ovale Blu”, e porta una data precisa: giugno 2023. Sarà all’inizio della prossima estate che lo stabilimento Ford di Colonia, dove Ford Fiesta viene assemblata, si aprirà ad una lineup di modelli tutta nuova: nello specifico, due vetture ad alimentazione 100% elettrica, che si baseranno sulla piattaforma MEB-Modularer Elektrobaukasten di Volkswagen, in virtù della partnership tecnologica in essere tra Ford e VW.
Ford Fiesta: una storia di successi
Ford Fiesta può a buon diritto essere considerata più che un “semplice” modello: identifica un segmento di mercato, un’intera famiglia di vetture. In effetti, oltre ad essere stata il primo modello a trazione anteriore e motore trasversale prodotto dal colosso di Dearborn, dalla metà degli anni 70 la citycar di Ford ha attraversato tutte le successive evoluzioni dei mercati, dello stile e delle tecnologie, a cominciare dalla propria fascia di appartenenza, quella delle vetture “utilitarie all’europea” che quando Ford Fiesta venne messa in cantiere era agli inizi.
Fiat 127, Renault 5, Volkswagen Polo erano, nella prima metà degli anni 70, le vetture con le quali confrontarsi nel Vecchio Continente. Dal canto suo, Ford era alla ricerca di un modello “new gen” che fosse in grado di inserirsi nell’allora già competitiva fascia di mercato Citycar, inferiore per segmento ad Escort (che a quell’epoca rappresentava il modello di ingresso per Ford) e che fosse anche tutto nuovo.
Dalla storica prima generazione, che esordì sul mercato nella primavera del 1976, all’attuale settima serie destinata ad essere protagonista dell’addio di Fiesta dai listini, c’è un abisso per tecnologia, stile e contenuti: una naturale evoluzione che raccontiamo in questo approfondimento storico.
La Prima Serie
La genesi progettuale di Ford Fiesta parte ben prima del 1976: un primo prototipo era in effetti stato realizzato già nel 1970, con il nome in codice “Bobcat”. I Centri stile europei e americani parteciparono allo sviluppo delle linee-guida del nuovo modello: la proposta vincente fu la “Wolf”, disegnata a Torino, da Ghia, dalle “matite” di Tom Tjaarda e Paolo Martin. Ad imporre un’accelerata decisiva al progetto furono due eventi: la crisi petrolifera del 1973, che impose lo sviluppo di vetture di piccola cilindrata e basso consumo, e la realizzazione di un nuovo stabilimento Ford a Valencia, realizzato con l’appoggio di Re Juan Carlos.
Il punto fondamentale della “filosofia” Fiesta Mk1 era improntato alla massima semplicità di realizzazione, per favorire gli interventi di manutenzione in tempi più rapidi possibile.
Al momento del debutto commerciale (tarda primavera 1976), Ford Fiesta venne resa disponibile nelle versioni da 950 cc da 45 CV e 1.1 da 53 CV. a queste si aggiunsero, l’anno successivo, la 1.3 S da 66CV, gli allestimenti GL e 1.3 Supersport (1980), e in ultimo la configurazione più sportiva 1.6 XR2 da 82 CV (1981).
Un embrione di “Global Car”, che sarebbe poi stato nuovamente proposto con la sesta generazione, venne già impostato all’inizio della carriera commerciale di Ford Fiesta, con l’arrivo negli Stati Uniti di una versione USA che restò in vendita dal 1977 al 1981 con un totale di circa 300.000 unità consegnate.
La prima generazione di Ford Fiesta conobbe immediatamente un enorme successo: già nei primi giorni del 1979 venne raggiunto il milione di esemplari prodotti (e, per festeggiarlo, fu lanciata una serie speciale “Million Edition”).
La Seconda Serie
La generazione II di Ford Fiesta, arrivata sul mercato verso la fine del 1983, fu una diretta evoluzione della storica prima serie, rispetto alla quale il corpo vettura fu soltanto leggermente aggiornato, mantenendo pressoché invariate le linee generali e le dimensioni. Eppure, con la Mk2, le novità sono state molteplici, sebbene “sotto” più che all’esterno: il debutto del cambio a cinque rapporti, l’arrivo della motorizzazione diesel (aspirata), e un generale refresh degli interni.
La Terza Serie
La prima “rivoluzione” per Ford Fiesta arrivò all’inizio del 1989, con il lancio della terza generazione, nata “partendo da zero”. Più che una evoluzione della serie precedente, Ford Fiesta 3 è stata un progetto ex novo che pochissimo aveva in comune con le versioni precedenti, a cominciare dalle linee esterne e dal debutto delle versioni a 5 porte, un’autentica novità per il modello che nei tredici anni precedenti di produzione era sempre stato proposto a 3 porte. Inedita (per la famiglia Fiesta), per quanto in sintonia con la moda dell’epoca, la declinazione Fiesta XR2i Turbo, che evolveva ulteriormente l’imprinting sportivo della “baby” di Colonia.
La Quarta Serie
Alla fine del 1995 fu la volta della quarta generazione di Ford Fiesta, che con la serie precedente condivideva il pianale e alcune componenti della carrozzeria, mentre lo stile del corpo vettura venne rinnovato, allo stesso modo dell’impostazione meccanica. La gamma dei motori segnalò in effetti il debutto della nuova lineup di unità motrici Zetec 1.2 e 1.4, e anche le motorizzazioni “base” e turbodiesel furono sottoposte ad un aggiornamento: nella fattispecie, si trattava del longevo “Kent” 1.3, rinominato “Endura-E”, nonché del 1.8 a gasolio che assunse la denominazione “Endura-DE”.
Insieme alla quarta serie di Ford Fiesta, e nelle medesime linee di montaggio, venne prodotta Mazda 121, che ne utilizzava gran parte dei componenti e delle parti di carrozzeria.
La Quinta Serie
La quinta serie di Ford Fiesta, che esordì sul mercato alla fine della primavera 2002, fu la prima della stirpe ad essere venduta in Asia, Oceania, Argentina e Brasile, ed anche la prima Fiesta ad essere equipaggiata di serie con l’ABS e l’airbag passeggero. Oltre a un’impostazione estetica e ad una piattaforma completamente nuove, sotto il cofano portò in dote una nuova linea di motorizzazioni turbodiesel Duratorq TDCi (realizzati in partnership con PSA Groupe) e unità motrici a benzina 1.2, 1.3, 1.4, 1.6 e 2.0.
Con la quinta generazione, Ford Fiesta ha sostanzialmente evoluto il proprio stile, pur mantenendo le proporzioni “compattissime” di segmento B, seppure
Da segnalare, con la quinta serie di Ford Fiesta, il lancio della “derivata” Ford Fusion, in effetti nata nello stesso periodo: un progetto intelligente, sviluppato dai tecnici della filiale europea dell’”Ovale Blu” come appendice “familiare” di segmento B. Prodotta per un decennio esatto (2002-2012) e proposta con motorizzazioni benzina, turbodiesel diesel e bifuel benzina-GPL, Ford Fusion ha rappresentato una sorta di modello-bridge fra la supercompatta e i SUV (non a caso, venne ribattezzata UAV, ovvero “Urban Activity Vehicle”).
La Sesta Serie
Il concetto di “global car” (cioè di un modello da proporre su scala mondiale) che aveva esordito con la quinta generazione, venne ulteriormente ampliato in concomitanza con il debutto della sesta serie di Ford Fiesta, anticipata al Salone di Francoforte 2007 con la concept Ford Verve e portata al debutto commerciale nella seconda metà del 2008 in Europa (produzione a Colonia e poi a Valencia), Australia, USA (dove tornò dopo un ventennio dalla prima proposta Mk1), con stabilimenti di produzione anche in Brasile, Messico, Cina e Thailandia.
Un restyling della sesta generazione di Ford Fiesta, arrivato in occasione del Salone di Francoforte 2012 in previsione dell’esordio commerciale programmato per l’inizio del 2013, segnalò l’adozione della personalissima calandra “a trapezio” che contrassegnava il nuovo linguaggio di stile Ford comune con altri modelli dell’Ovale Blu (Focus, Fusion americana, Mustang).
La Settima Serie
Nell’autunno 2016 venne presentata la settima generazione di Ford Fiesta, il cui debutto sul mercato è avvenuto all’inizio dell’estate 2017 e che, di fatto, è la versione che a metà 2023 resterà senza eredi. Fra le principali differenze rispetto alla sesta serie: un nuovo disegno della zona posteriore del corpo vettura, che ha abbandonato i fanali verticali in luogo di inediti (per il modello) gruppi ottici orizzontali, un ulteriore aumento delle dimensioni (70 mm in più di lunghezza e 12 mm in più di larghezza) e un ampio ricorso a dispositivi di ausilio attivo alla guida (ADAS).
Sotto al cofano, Ford Fiesta 7 viene proposta con unità motrici a benzina (1.1 75 CV, 1.5 EcoBoost 200 CV per la ultrasportiva versione ST), benzina mild hybrid (1.0 EcoBoost Hybrid 125 CV) e GPL (1.1 GPL 75 CV).
Lo stop alla produzione è previsto per Giugno 2023
La settima generazione di Ford Fiesta non avrà alcuna erede: nonostante livelli di vendita da primato (più di 19 milioni le unità consegnate nel mondo dal suo debutto datato 1976), la “segmento B” dell’Ovale Blu ha negli ultimi anni segnato gradualmente il passo, in virtù del sempre maggiore successo di Ford EcoSport prima e di Ford Puma in tempi ancora più recenti, testimoni del crescente gradimento degli utenti nei confronti delle vetture di fascia SUV e Crossover.
Per il futuro Ford punta all’elettrico
A decretare la prossima “fine” alla storia di Ford Fiesta non ci sono tuttavia solamente le cifre di mercato, quanto anche le strategie di elevata elettrificazione a breve termine della lineup Ford, quantomeno in ambito europeo. Al centro del “boost” zero emission dell’Ovale Blu per il Vecchio Continente, proprio lo stabilimento Ford di Colonia, dove al posto della longeva compatta bestseller arriveranno due modelli 100% elettrici – il primo dei quali è atteso per il 2023 – da allestire sul pianale MEB del Gruppo VAG.
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