Al Salone di Parigi torna il fascino delle sportive
Carrozzerie bellissime, linee mozzafiato. Le vetture da sogno esposte a Porte de Versailles promettono emozioni da cardiopalma anche da ferme
Non potevano mancare le supercar al Salone di Parigi, quelle auto che, nonostante le difficoltà finanziarie degli ultimi tempi, alimentano sogni e speranze di ogni appassionato.
Splendide nelle loro livree, si sono contese la scena sotto i riflettori. Allo stand Lotus l’attesa era tutta per l’Esprit, la vettura che fu di James Bond, passata dalle piccole cilindrate in favore di un V8 da 5 litri da 620 CV proposto anche in variante ibrida.
Negli stand italiani la parte del leone è stata recitata dalla Ferrari 599 SA, forte di 670 CV, e di una esclusività riservata a pochi, solamente 80 clienti, che amano viaggiare all’aria aperta. Cattiva e più affascinante che mai, la Maserati MC Stradale porta su strada l’esperienza maturata nelle corse e con 450 CV supera il traguardo dei 300 km/h.
Ma le tedesche non stanno a guardare e rispondono con la Porsche 911 Speedster da 408 CV, annunciata in tiratura limitata (356 esemplari) e con l’Audi R8 GT, anch’essa per pochi, sarà prodotta in 333 esemplari, e consente prestazioni mozzafiato: da 0 a 100 km/h in 3,6 secondi e da o a 200 km/h in soli 10,8 secondi.[!BANNER]
Stupefacente il versante prototipi con la Jaguar C-X75 da 780 CV che riprende ed estremizza in chiave moderna i concetti stilistici del Marchio inglese e la Lamborghini Sesto Elemento, realizzata attraverso un massiccio uso di carbonio per un peso inferiore ai 1.000 kg, 999 kg per l’esattezza, e capace di scattare da 0 a 100 km/h in soli 2,5 secondi.
Insomma, le sportive son tornate per riprendere una tradizione illustre che contraddistingue il salone transalpino da diverse edizioni. Chi non ricorda ad esempio quella del 1984 quando la Ferrari Testarossa fece girare la testa al mondo intero?
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