Alfa Romeo Giulia e Stelvio Quadrifoglio 100° Anniversario
Alfa Romeo Giulia e Stelvio Quadrifoglio 100° Anniversario sono edizioni speciali a tiratura limitata con un centinaio di esemplari disponibili per modello. Nascono per celebrare un mito che è nato sulle strade della Targa Florio, la leggendaria corsa in terra siciliana, ben 100 anni fa. Quell’emblema da allora ha capeggiato su tutte le Alfa da corsa e sulle versioni stradali più spinte delle vetture di Arese.
Quadrifoglio 100° Anniversario
Giulia e Stelvio sono note e conosciute per le loro doti di guida, per la loro sportività ricercata e per un handling unico nel suo genere. Nelle versioni Quadrifoglio 100° Anniversario, sono molte le novità: badge celebrativi, proiettori a matrice full LED Adattivi e quadro strumenti digitale dal design “a cannocchiale”. Il motore 2.9 V6 è stato potenziato a 520 CV ed è abbinato al differenziale autobloccante meccanico, che esordisce su questa serie speciale. Un accorgimento tecnico di rilievo che concorre a migliorare il comportamento della vettura e la motricità, ottimizzando il trasferimento di coppia, aumentando stabilità, agilità e velocità in curva.
Il pacchetto è ampliato con cerchi in lega sportivi bruniti a 5 fori da 19’’ per la Giulia, e da 21’’ per Stelvio con pinze freno color oro. La stessa vernice caratterizza l’emblema celebrativo dei 100 anni del Quadrifoglio, collocato sul parafango di entrambe le vetture. La calandra e le calotte specchio sono in carbonio a vista, sia per Giulia che per Stelvio. Tre i colori declinabili per gli esterni: Rosso Etna, Verde Montreal e Nero Vulcano. Nell’abitacolo si prendono la scena la pelle nera che si unisce all’Alcantara, con cuciture dorate a vista e finiture in 3D in carbonio per il cruscotto, il tunnel centrale e il pannello delle porte. Sulla plancia compare l’impuntura con il celebrativo numero “100” accostato al Quadrifoglio di color oro. Il volante è rivestito in pelle ed Alcantara con cuciture nere e inserti in fibra di carbonio.
L’Alfa Romeo alla Targa Florio
La Targa Florio è stato un evento magnifico, in grado di rendere la Sicilia il salotto dei motori. Suggestiva e impegnativa, questa corsa era dei traguardi più ambiti per un pilota dell’epoca, nonché un punto di arrivo per affermare un costruttore d’auto. Per tale motivazione, nel 1923, Alfa Romeo decise di creare una versione specifica della RL, mettendo insieme una squadra di piloti di talento.
Ugo Sivocci, a bordo di un’Alfa RL, si impose esattamente cento anni fa sulle strade siciliane grazie alle sue capacità e a una serie di eventi fortunati, che contribuirono a rendere ancor più azzeccata la scelta del Quadrifoglio come simbolo da esporre sui cofani delle vetture da corsa. Con il trionfo alla Targa Florio, l’Alfa Romeo si legò inevitabilmente al suo emblema, il Quadrifoglio, che da quel momento venne issato su tante altre vetture leggendarie. Dal primo Campionato del mondo per vetture Grand Prix del 1925, passando per la Mille Miglia e la 24 ore di Le Mans, iniziò il dominio della Casa di Arese nelle competizioni sportive mondiali. Il Quadrifoglio, nel frattempo, cominciava a farsi strada anche sulle più importanti vetture di serie del brand milanese.
Con la Giulia Sprint GT Veloce per la prima volta venne applicata la mostrina smaltata con il Quadrifoglio su una vettura da strada. Iniziò così una tradizione che perdura tutt’ora, con la piantina a quattro foglie che caratterizza le versioni più potenti della gamma, destinate a un pubblico di amanti della guida sportiva più coinvolgente.
Se vuoi aggiornamenti su Ultimi arrivi inserisci la tua email nel box qui sotto: